Economia

L’articolo 18? Per i soci lavoratori non vale

Lo ha ricordato il ministro del Welfare, Roberto Maroni

di Gabriella Meroni

L’articolo due della legge 142 del 2001, fatta approvare dal governo Amato, ha previsto che per i soci lavoratori di cooperativa ”non si applica l’art.18 dello Statuto dei Lavoratori qualora insieme al rapporto di lavoro cessi anche il rapporto associativo”. Lo ha ricordato il ministro del Welfare, Roberto Maroni, rendendo noto che solo dopo il 30 giugno di quest’anno sara’ possibile procedere ad una ricognizione dei possibili destinatari della norma. A questa data, infatti, – ha detto Maroni rispondendo ad un’interrogazione al question time alla Camera – e’ stato prorogato il termine per la presentazione dei regolamenti interni con i quali le cooperative dovranno individuare le tipologie di rapporti di lavoro che si intendono attuare con i soci lavoratori. ”Al momento l’unico dato disponibile fornito dal ministero delle Attivita’ Produttive – ha continuato Maroni – e’ che sul territorio nazionale al 31 dicembre 2000 sono presenti 33.231 cooperative di lavoro che associano complessivamente 713.636 soci di cui, tuttavia, ad oggi non si conosce il numero dei soci lavoratori dipendenti”. Nella legge 142, ha affermato ancora il titolare del Welfare, ”si e’ chiarito che il rapporto che si instaura tra socio lavoratore e cooperativa e’ un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato cui si applicano tutte le ordinarie regole salvo l’eccezione dell’articolo 18. La legge 142 – ha continuato Maroni – avra’ piena attuazione per quanto riguarda questa norma solo quando saranno adottate dalle singole cooperative i regolamenti interni previsti dall’articolo 6 della stessa legge”. Maroni ha ricordato, infine, che inizialmente il termine per l’adozione dei regolamenti era stato previsto ”in nove mesi dall’entrata in vigore della legge (gennaio 2002)”.


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