Cultura
L’arte cambia il mondo, una persona alla volta
Sul nuovo numero di Vita, in edicola da venerdì 8 maggio, 50 esperienze intercettate in tutto il mondo, dalle favelas alle grandi capitali, che dimostrano quanto davvero l’arte oggi, attraverso la sua facilità, l'estrema pervasività e la capacità di far ragionare, possa cambiare il mondo
«L’arte cambia il mondo, ma una persona alla volta». In questa massima di Alfredo Jaar, cileno, 58 anni, artista tra i più innovativi e interessanti sulla scena internazionale, c’è la risposta alla domanda che campeggia sulla copertina di questo numero di Vita.
Che cosa fa dell’arte una straordinaria leva di cambiamento e di innovazione sociale? Il suo primo segreto è la sua facilità. Parla per immagini, e oggi le immagini sono il linguaggio, che assai più delle parole, contagia con maggiore forza l’immaginario delle persone, superando le differenze di cultura. Le immagini sono immediate, emozionano, provocano ma fanno anche ragionare. Il suo secondo segreto sta nell’essere straordinariamente pervasiva. L’arte è dappertutto e soprattutto non si ritiene estranea a nessuna situazione e a nessun contesto: lo dimostrano le 50 esperienze che nelle prossime pagine abbiamo sinteticamente schedato.
L’arte la puoi trovare ovunque, sotto i ponti con gli homeless, nelle corsie degli ospedali (sempre più spesso e con effetti anche terapeuticamente sorprendenti), sui muri dei palazzoni di periferia, come pure dentro gli appartamenti di quei palazzoni. La trovi nelle favelas o tra i resti del Rana Plaza. E quando la trovi puoi scoprire che l’arte, se è buona, non ha lasciato le cose come prima. Ha creato consapevolezza, ha mobilitato l’intelligenza, la sensibilità e quindi la responsabilità delle persone.
L’arte oggi è certamente un fenomeno di massa, perché è uscita dai musei e ha allargato enormemente la sua platea. Eppure – a parte i soliti fenomeni da star system – l’arte non parla a masse di persone, ma come dice Jaar, ad una persona alla volta. Per questo ha una forza di cambiamento che nel mondo d’oggi non ha pari.
Non perdetevi dunque, sul nuovo numero del magazine in edicola da venerdì 8 maggio, il racconto di 50 esperienze esemplari di arte impegnata a cambiare il mondo.
Nella foto, un baldacchino disegnato da Skid Robot a Los Angeles per abbellire il rifugio di un homeless
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.