Ecco la dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci:
«Il 12 marzo sarà una nuova grande giornata di mobilitazione democratica.
I temi della difesa della Costituzione, messa in pericolo dai propositi di modifica avanzati dalla maggioranza oltre che dai continui attacchi alla Magistratura e alla Presidenza della Repubblica da parte del Presidente del Consiglio, si intrecciano con quelli della difesa della scuola pubblica e dei suoi lavoratori, oggetto di una vera e propria aggressione nelle recenti esternazioni di Berlusconi, dopo che la riforma della ministra Gelmini ne ha mortificato ruolo e funzioni.
Democrazia, libertà, conoscenza, lavoro sono quindi i diritti essenziali che siamo chiamati ancora una volta a difendere.
Costituzione e scuola pubblica sono in questa fase i bersagli preferiti di un Berlusconi sempre più in affanno e in crisi di idee. Il suo obbiettivo è convincere l’opinione pubblica che gli organi costituzionali sarebbero di impedimento alla sua attività di governo.
Vuole fare credere che il grande protagonismo dei giovani nelle lotte di questi mesi sia il prodotto di “cattivi maestri” che insegnano nelle strutture pubbliche.
In questo modo cerca disperatamente di salvare sé stesso dai processi in corso, di sviare l’attenzione dall’inadeguatezza dimostrata nel fronteggiare una crisi che continua a produrre disoccupazione, precarietà e disagio sociale, di prolungare la vita del suo governo aggrappandosi alla corruzione di singoli deputati.
Le straordinarie manifestazioni del 13 febbraio hanno invece dimostrato che la volontà di reagire al degrado politico, civile, morale ed economico del paese non si ferma. E’ una grande onda che cresce giorno per giorno e coinvolge soggetti sociali diversi e molteplici.
L’Arci sarà con loro, anche il prossimo 12 marzo, con la passione e la determinazione di un’associazione che continua a lavorare per il cambiamento».
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