Economia

L’appello di Alleanza delle cooperative alla Regione Campania

I coordinatori campani di Agci solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali hanno inviato alla regione una nota in cui si chiede, per quanto riguarda i servizi sociali di «dettare modalità operative omogenee e di non lasciare sole le nostre imprese e i nostri lavoratori». Si confida in un confronto immediato per non aggiungere emergenza a emergenza

di Redazione

Proposte concrete per le imprese che gestiscono servizi sociali e socio sanitari e la richiesta di indicazioni univoche rispetto all’erogazioni dei servizi stessi: questo il cuore della nota che l’Alleanza delle Cooperative della Campania, settore sociale, ha inviato alla Regione Campania in queste ore.

«Siamo disposti a garantire la continuità dei servizi nel rispetto delle indicazioni sanitarie, ma chiediamo che la Regione Campania intervenga in materia per dettare modalità operative omogenee rispetto all’erogazione, visto che non c’è, ad oggi, uniformità nelle decisioni dei Comuni, anche se afferenti ad uno stesso capoluogo. Gli operatori dei servizi educativi per l’infanzia, di specialistica scolastica, di educativa territoriale, di assistenza domiciliare, dei centri diurni, sono in confusione, come lo sono gli utenti e i loro familiari» fanno sapere i Coordinatori dell’Alleanza delle Cooperative della Campania, settore sociale (Agci solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali).

Giovanpaolo Gaudino (Confcooperative) aggiunge: «La residenzialità a tutti i livelli (minori, disabili, salute mentale, ecc.) consta di servizi insospendibili che, proprio per questo, comportano, in questa fase, un alto rischio di stress per i lavoratori e gli stessi gestori, a cominciare dal fatto che non si possono mettere a loro disposizione i dispositivi di protezione individuale. Abbiamo anche chiesto che, in questo periodo, per gli ospiti delle comunità per minori vengano sospese le visite da parte dei parenti ed eventuali rientri presso le case familiari e che i contatti siano garantiti con tutti i sistemi di comunicazione a disposizione».

Il documento al vaglio della Regione Campania apre anche a una discussione sulle misure economiche a sostegno delle aziende gestrici dei servizi in questo periodo di emergenza.
Anna Ceprano (Legacoop) spiega: «Sarebbe fondamentale verificare la possibilità di riconoscere parte dei corrispettivi dei contratti per le prestazioni non effettuate. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, per le cooperative che possono aderire al Fondo di Integrazione Salariale (Fis), con le modalità previste per legge, ci si è mossi a livello nazionale per chiedere la semplificazione delle procedure e l’incremento della dotazione del Fondo stesso. Mentre, a livello regionale, abbiamo sottoscritto un accordo sindacale per agevolare le cooperative sociali che applicano il Ccnl di settore nella presentazione della domanda al Fondo».

Ancora Giuseppina Colosimo (Agci) aggiunge: «Critica anche la situazione delle scuole paritarie, spesso gestite proprio da cooperative sociali. Abbiamo chiesto per le famiglie che fanno i conti con la sospensione delle attività scolastiche congedi straordinari, con la possibilità di voucher a copertura delle spese aggiuntive sostenute o di mancato guadagno nel caso di genitori che non siano lavoratori dipendenti (liberi professionisti, consulenti, lavoratori autonomi, titolari di partita Iva)».

Concludono dall’Alleanza: «Confidiamo in un confronto immediato con la Regione Campania per non aggiungere emergenze all’emergenza».

In apertura foto da Pixabay

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.