Sostenibilità
L’Antitrust denuncia: l’Eni domina ancora il mercato del gas
Nonostante la liberalizzazione del mercato decisa in sede comunitaria, l'ex monopolista è rimasto sostanzialmente tale
Un’interessante – e poco pubblicizzata – indagine dell’Antitrust di inizio estate sul mercato del gas rivela che l’ Eni, nonostante la liberalizzazione imposta dalle direttive comunitarie, mantiene una posizione di privilegio nell’approvvigionamento di gas (importazioni e produzione nazionale) in grado di condizionare fortemente l’esito del mercato
I contratti di importazione sottoscritti da Eni poco prima dell’approvazione della direttiva hanno consentito (e consentiranno ancora per molti anni) ad Eni di beneficiare in modo vistoso dell’incremento annuo di domanda di gas.
Nonostante un significativo aumento del numero di importatori rispetto al periodo pre-liberalizzazione, si tratta infatti, con le eccezioni di Enel e, parzialmente, di Edison, di ingressi decisi dall’operatore dominante.
La produzione nazionale continua ad essere quasi integralmente nelle mani dell’Eni che può usare strategicamente i volumi prodotti e giovarsi, in tal modo, di ulteriori notevoli flessibilità, sia in termini di quantità, sia di prezzo di approvvigionamento.
Inoltre Eni, direttamente o attraverso società partecipate, è in grado di condizionare la gestione di tutte le infrastrutture di trasporto via tubo che portano il gas importato in Italia. Tale posizione conferisce ad Eni il potere di influenzare le dinamiche concorrenziali sul mercato a valle della vendita, tramite una gestione poco trasparente delle infrastrutture (nella definizione della capacità di trasporto e nell’ allocazione di quella inutilizzata).
La maggiore criticità concorrenziale è da collegare alla capacità di Eni di determinare unilateralmente se e come potenziare le infrastrutture estere esistenti per consentire anche ad altri soggetti di accedere ai canali di importazione tradizionali (Algeria e Russia in primis)._
Come conseguenza della posizione dominante nell’approvvigionamento, del controllo delle infrastrutture di trasporto internazionali e della scelta delle modalità di cessione del gas per il rispetto dei tetti antitrust, Eni si caratterizza per un costo di approvvigionamento del gas minore dei concorrenti.
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