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L’Anpas internazionale commenta le anticipazioni dell’indagine sull’uranio impoverito

L'Anpas internazionale accoglie con soddisfazione ma senza sorpresa le anticipazioni dell'indagine sull'uranio impoverito

di ANPAS

Anpas Intenazionale è una ONG che ha impegnato durante il periodo di crisi oltre 1100 volontari delle Pubbliche Assistenze in Kosovo e Albania. Attualmente è impegnata nella realizzazione di progetti di affido a distanza e ricostruzione in Kosovo.

Il suo Presidente Andrea Borio esprime soddisfazione per le notizie anticipate dalla stampa relative al risultato dell’inchiesta condotta dalla Commissione “Mandelli” sugli effetti dell’uranio impoverito.
“Soddisfazione ma non sorpresa” – afferma Borio – “dato che già all’inizio di gennaio eravamo convinti di tale risultato. Infatti, gli esperti del settore dai noi consultati avevano escluso che l’uranio impoverito potesse essere la causa principale dell’insorgenza di patologie tumorali nei militari italiani e che le vere cause dovessero essere ricercate altrove”
“Adesso bisogna fare chiarezza sul perché i nostri soldati sono stati colpiti, a differenza dei militari alleati, da tali patologie” – continua Andrea Borio – “ma soprattutto bisogna verificare gli effetti dell’inquinamento chimico sul territorio prodotto dai bombardamenti e dal forzato funzionamento delle industrie danneggiate”.
“Per scoprire tali effetti bisogna prima cercarli! Evitare di considerare l’inquinamento chimico significa trascurare la prima causa delle possibili conseguenze sanitarie in Kosovo per la popolazione, i volontari ed i militari che vi hanno operato”.
“L’uranio impoverito poteva essere un ottima occasione per cavalcare scelte politiche da campagna elettorale e un ottimo capro espiatorio per scaricare le responsabilità politiche dell’intervento in Kosovo” – conclude Borio – “giocando con la pelle di migliaia di volontari allarmati dalla diffusione incontrollata di notizie prive di fondamento scientifico. Fortunatamente, dopo tanta disinformazione, una spiraglio di chiarezza”.

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