Cultura

Langhe…colline da mangiare

L' agriturismo Cà D'Gal, che coniuga bene cucina e cultura. Nella patria del moscato e di Cesare Pavese (di Marco Gatti)

di Redazione

Ma chi l?ha detto che il Paradiso non esiste? Esiste, esiste. Non ci credete? Approfittando di queste giornate di fine inverno, infilatevi in macchina e, dopo aver raggiunto il Piemonte, godendovi la bellezza riposante della strada che da Asti scende verso le Langhe, spingetevi fino a quelle che furono le terre di Cesare Pavese. Una volta giunti a Santo Stefano Belbo, dopo aver superato la piazza principale del paese, al ponte, prendete la strada che sale in collina. Ancora qualche chilometro e, in frazione Valdivilla, sarete arrivati. Qui, in questo angolo di terra un po? selvaggio, in mezzo a un mare di vigneti, da diversi anni Sandro Boido e famiglia, gestiscono uno degli agriturismi più affascinanti della zona (6 doppie, 50/70 euro a camera, apertura dal 15 febbraio). Quella dei Boido è una storia tutta piemontese, fatta di amore per la terra e per il vino e, in particolare, per quel Moscato che, su queste colline, ha terra d?elezione. Vignaioli di razza, non contenti dei loro successi enoici, i Boido, per realizzare il loro sogno di avere un posto dove esprimere la loro passione per le cose buone e per il bello, e dove poter condividere con altri la loro voglia di vivere, hanno aperto questo agriturismo. è un luogo dove, appena si entra, ci si sente a casa. L?ambiente è di una bellezza mozzafiato. A cominciare dall?incantevole sala con vetrate che dà sui filari di moscato, in cui sarà uno spettacolo mangiare. I piatti? Dopo un piccolo assaggio dei grandi salami firmati Luigi Raspo, aureo macellaio in quel di Sommariva Bosco (tel. 0172.54215) e di lardo di Silvio Brarda, altro fuoriclasse della gola, titolare dell?omonima macelleria in quel di Cavour (tel. 0121.6295), vi verranno servite la gustosa frittata di carne e formaggio, l?insalatina di faraona disossata (da urlo!), gli agnolottini al plin (piccoli gioielli fatti a mano, con il ripieno di carne da andare giù di testa) e quei tajarin che, dal primo assaggio, gustoso e fragrante, scaraventeranno le vostre papille gustative in un?estasi golosa. Dopo il coniglio al civèt e le formaggette servite insieme alla ?cugnà? (mostarda d?uva) di moscato, il passaporto per la felicità sarà il gelato da sogno di quel maestro del gusto che è Tonino Strumia (tel. 0172.54230) di Sommariva Bosco. Come degna conclusione di questa scorpacciata rigenerante, dopo aver pasteggiato con i buoni vini di Cà d?Gal, Langhe rosso ?Pian del Gaje? (freisa, barbera e dolcetto) e Langhe Chardonnay, il lasciami andare sarà con quel Moscato d?Asti Vigna Vecchia che con il suo colore giallo oro e i suoi intensi profumi di glicine, oltre a rappresentare uno dei migliori ?bicchieri? di questo angolo di Piemonte, sarà il miglior viatico per abbandonarsi a un profondo sonno ristoratore! AGRITURISMO Cà D?GAL Strada Vecchia, 108-Frazione Valdivilla 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) tel. 0141.847103


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