Cultura

L’Angelus di ieri dedicato ai piccoli migranti

Il Papa, nella giornata delle migrazioni, ricorda la tutela dovuta ai bambini stranieri

di Benedetta Verrini

“Occorre porre ogni cura perché i minori che si trovano a vivere in un Paese straniero siano garantiti sul piano legislativo e soprattutto accompagnati negli innumerevoli problemi che devono affrontare”: così l’Angelus del Papa di ieri, nella giornata dedicata agli immigrati e ai rifugiati, ha riservato parole di esortazione al mondo perché sappia accogliere degnamente i piccoli stranieri.

“Gesù Cristo, che da neonato visse la drammatica esperienza del rifugiato a causa delle minacce di Erode, ai suoi discepoli insegna ad accogliere i bambini con grande rispetto e amore”, ha detto il Papa alle migliaia di fedeli raccolti a piazza San Pietro. “Anche il bambino, infatti, qualunque sia la nazionalità e il colore della pelle, è da considerare prima di tutto e sempre come persona, immagine di Dio, da promuovere e tutelare contro ogni emarginazione e sfruttamento. In particolare – ha aggiunto Benedetto XVI – occorre porre ogni cura perché i minori che si trovano a vivere in un Paese straniero siano garantiti sul piano legislativo e soprattutto accompagnati negli innumerevoli problemi che devono affrontare”.

Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo messaggio alla Fondazione Migrantes, ha sottolineato come sia importante sottrarre i minori immigrati ai rischi di cadere vittime della criminalità organizzata e del degrado: “E’ importante che i minori siano sottratti non solo al rischio di cadere vittime di organizzazioni criminali, ma di vivere in contesti degradati dove la legge non vale”.

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