Welfare

Lampedusa: a fuoco barcone, recuperati oltre 90 corpi

Tragedia al largo dell'isola dei Conigli, a fuoco barcone con almeno 500 migranti a bordo. Centinaia in acqua. Continua a salire il numero dei morti. Aggiornamenti in tempo reale

di Redazione

Non c’è pace nel canale di Sicilia. Questa mattina l’ultima tragedia. Secondo le prime notizie, ancora frammentarie, sarebbero centinaia i profughi che erano a bordo del barcone naufragato nella zona tra la Tabaccara e l’isola dei Conigli, a poche miglia dalle coste di Lampedusa. Al momento sono stati recuperati 50 corpi, tra loro anche due bambini Molti immigrati stanno raggiungendo a nuoto gli scogli. Altri vengono soccorsi dalle motovedette della Guardia costiera che hanno raggiunto la zona del naufragio.

Sull'imbarcazione dove è scoppiato un incendio c'erano almeno 500 profughi. «È una tragedia» sono state le prime parole del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. È scossa la prima cittadina di Lampedusa.

E l'emergenza non si arresta dopo il drammatico sbarco a Scicli dei giorni scorsi. Sempre oggi a  Siracusa sono arrivati 117 siriani, tra i quali 20 donne e 4 bambini

ORE 11.10
Continua il lavoro dei soccorritori al momento dalla Guardia Costiera sono stati recuperati 82 corpi. Tra i naufraghi anche decine di bambini. All'appello mancherebbero 250 persone.

ORE 11.50
In un tweet papa Francesco invita alla preghiera: Preghiamo Dio per le vittime del tragico naufragio a largo di Lampedusa.

ORE 12.00
Le reazioni della politica

Appresa la notizia della tragedia il vicepremier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano si sta recando a Lampedusa, dopo aver annullato la conferenza stampa che era stata programmata alle 12 a palazzo Chigi con i ministri del Pdl
Per il presidente del Consiglio Enrico Letta si tratta di una «tragedia immane».

Questa «immane» tragedia «non è umanamente sopportabile», secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi che aggiunto: «Bisogna fare tutto il possibile per fermare i trafficanti di morte che sfruttano la speranza dei poveri».
«Dopo anni di disgrazie questo Governo deve impegnarsi con l'Unione Europea per evitare drammatici episodi come quello di oggi con soluzioni urgenti e condivise dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo», ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Massimo Bray, esprimendo allo stesso tempo profondo cordoglio per l'ennesima tragedia avvenuta nelle acque di Lampedusa.

Apprese le prime notizie sulla strage di migranti, la presidente della Camera Laura Boldrini ha telefonato alla sindaca di Lampedusa, Giusy Nicolini.
«La dimensione di questa nuova tragedia è tremenda, e dalle prime ricostruzioni sembra che il numero delle vittime sia destinato ad aumentare ulteriormente. Ma i motivi che spingono queste persone a mettersi in viaggio sono sempre gli stessi: guerre, persecuzioni, violazioni dei diritti umani. È questo l'aspetto più sconvolgente: il fatto che assistiamo da anni a tragedie identiche, sentendoci coinvolti, pronunciando parole di sincera commozione, ma senza trovare soluzioni. Vittime tutti noi – consapevoli o no – di quella "globalizzazione dell'indifferenza" che proprio a Lampedusa Papa Francesco ha denunciato in modo sferzante. Ho ringraziato Giusy Nicolini per il modo in cui ancora una volta si sta prodigando. C'è da essere orgogliosi del modo in qui la sindaca sta gestendo questa ennesima tragedia, con grande umanità e nel rispetto delle leggi. Le ho preannunciato che nelle prossime ore, compatibilmente con lo svolgimento dei lavori d'aula, sarò nell'isola a portare la solidarietà e il cordoglio della Camera dei deputati» si legge in una nota della presidenza della Camera.

Il senatore Andrea Olivero, intervenendo in aula a Palazzo Madama a proposito della tragedia di Lampedusa ha affermato: «Credo sia lo sgomento il sentimento che proviamo noi tutti, di fronte all'ennesima immane tragedia. Una tragedia annunciata, reiterata».
«Questi morti non sono frutto del caso», spiega Olivero, «ma originano da colpe gravi, da omissioni vergognose, dalla cecità di chi non vuol vedere. Il Mare Nostrum è per l'ennesima volta mare di morte. Non voglio assecondare le vergognose speculazioni politiche, che sono state fatte anche in queste ore, ma vorrei che il tema di una corretta politica dell'immigrazione e dell'accoglienza dei rifugiati profughi divenisse priorità dell’azione parlamentare».

ORE 12.30
Al momento sono 151 i migranti portati in salvo. Mancano all'appello 250 persone

ORE 12.50
I morti accertati salgono a 92
, due sono bambini

ORE 13.00
Recuperati 94 corpi, quattro sono di bambini

ORE 17.00
Si teme che il conto dei morti arrivi a 300. Dei 94 cadaveri recuperati, 47 sono donne, due delle quali incinte, e 4 bambini. 155 migranti sono stati messi in salvo, mentre 250 risultano ancora dispersi. Ed è proprio l'alto numero di dispersi a far temere il peggio.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.