Welfare

«L’amnistia ora è difficile»

Così il deputato del Pdl Gaetano Pecorella a Radio Radicale

di Redazione

«Certamente il problema dell’amnistia esiste, ma ora è difficile». Lo dice a Radio Radicale il deputato del Pdl Gaetano Pecorella, interpellato sullo sciopero  della fame di Marco Pannella, giunto a 24° giorno, per chiedere un provvedimento di amnistia al Parlamento. «Da un lato c’è un’amnistia discrezionale e arbitraria – osserva il parlamentare del Pdl – dal momento che basta che il pm scelga di procedere prima o dopo per un procedimento che automaticamente uno si prescrive e l’altro no, al punto che in alcune procure il procuratore capo ha stabilito quali processi si debbano lasciar morire per prescrizione». «Certamente le carceri italiane non rispettano più i principi di umanità, di spazio, di assistenza che impongono l’Europa e la nostra Costituzione, dicendo che le pene devono tendere alla rieducazione e non devono essere contrarie al senso di umanità. Il problema quindi esiste. Ed è anche vero che una grande riforma, come quella che ha presentato il governo in materia di giustizia, spesso porta all’amnistia, cambiando le regole in base alle quali si è giudicati». «In questo momento però andare avanti è certamente difficile, anche perché è richiesta una maggioranza molto alta, per cui o tutto il Parlamento si assume la responsabilità di farla, o non si può fare. Potrebbe essere un buon segno che ci si trovi d’accordo su tutta la riforma costituzionale, sulle regole del processo e sull’amnistia di quei reati che non destano particolare allarme sociale, sarebbe questa una buona soluzione. Personalmente però -conclude Pecorella- ritengo che in questo momento e in questa fase della storia del Parlamento sia difficilmente sostenibile».

 

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