Famiglia

L’America salvata dai nonni

Basta col cliché degli italiani troppo dipendenti dai genitori. Ora due ricerche mostrano che più di due nonni americani su tre fanno da baby sitter ai nipoti. E passano pure la "paghetta" ai figli adulti

di Gabriella Meroni


E noi italiani che ci sentivamo in colpa. Sì, in colpa perché a 30 o 40 anni suonati siamo ancora lì a dipendere dai genitori se un figlio si ammala, e spesso evitiamo di spendere centinaia di euro al mese di asilo nido se i nonni sono disponibili a curarci il pupo prima della scuola materna. Ci sentivamo in colpa, troppo dipendenti, bamboccioni anche se fuori casa da anni. Noi, i soliti italiani mammoni.

Fino a ieri. Perché adesso due diverse ricerche (una dell'università di Chicago e l'altra commissionata dalla nonprofit Generations United) ci riabilitano, mostrando che negli Stati Uniti i nonni "mai come adesso" aiutano i figli e i nipoti, facendo da baby sitter, sistemando la casa e – udite udite – contribuendo anche economicamente al bilancio familiare. Insomma sempre più famiglie americane contano sulla "paghetta" dei genitori anziani per tirare avanti.

L'università di Chicago ha svolto il lavoro più complesso, intervistando per dieci anni (dal 1998 al 2008) 13.614 nonni con più di 50 anni. Lo studio, pubblicato sul Journal of Family Issues, ha scoperto che il 61% degli intervistati ha assitito i nipoti durante il giorno per un minimo di 50 ore l'anno per un anno; il 70% ha fatto da baby sitter per due anni. La ricerca ha preso in esame, ovviamente, solo nonni che non vivevano nella stessa casa dei nipoti; l'impegno di cura di 50 ore l'anno può sembrare minimo, ma – hanno avvertito i ricercatori – si tratta appunto di una soglia minima: "Per qualche nonno significava portare fuori i nipoti un paio d'ore la settimana, per altri badare ai bambini ogni giorno", fa notare la sociologa co-autrice della pubblicazione, Linda Waite.

L'altra ricerca è stata realizzata dall'Istituto MetLife Mature Market per l'associazione intergenerazionale Generations United intervistando oltre 1000 nonni con oltre 45 anni. Ecco in sintesi i dati più significativi:
– il 59% dei nonni ha almeno un nipote che vive a meno di 50 miglia di distanza
il 62% ha aiutato economicamente i figli per provvedere alla crescita dei nipoti, donando in media 8.289 dollari, soprattutto per spese impreviste o di istruzione
– il 74% bada ai nipoti almeno una volta la settimana

Secondo l'università di Chicago, inoltre, i più coinvolti nella cura dei nipoti sono i nonni con una migliore istruzione e situazione economica personale; i meno coinvolti sono quelli che hanno altri figli ancora giovani in casa, o sono anziani, single o con una situazione lavorativa precaria. "Il 39% di nonni che non aiuta i nipoti lo fa per ragioni molto serie", sottolinea ancora Waite. "Alcuni sono malati, altri vivono troppo lontano e altri, semplicemente, l'hanno già fatto in passato, quando i nipoti erano piccoli".

Nella foto: gli Obama con la madre di Michelle, Marian Robinson, che si è trasferita alla Casa Bianca per badare alle nipoti Sasha e Malia


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