Cultura
L’America è sempre meno bianca
Il numero dei bianchi nelle grandi città statunitensi continua a calare. In crescita vertiginosa gli ispanici
Fuga dei ”white” dai grandi centri urbani americani: in quasi la meta’ delle 100 maggiori citta’ americane i residenti neri, ispanici ed asiatici superano, considerati tutti insieme, in numero quelli bianchi.
E’ questo il nuovo dato che emerge, per la prima volta, dall’analisi dei risultati del censimento del Duemila. E 71 delle 100 ”big cities” hanno perso residenti bianchi, mentre il censimento mostra che alcune citta’ in espansione, come Las Vegas e Phoenix, hanno visto crescere tutti gli altri gruppi razziali. All’opposto dello spettro, la comunita’ urbana che ha registrato la maggiore crescita e’ quella ispanica che – considerata globalmente in tutte le 100 citta’ – e’ aumentata di 3,8 milioni di persone, una crescita del 43 per cento rispetto a dieci anni fa.
Con precisione, i bianchi costituiscono la maggioranza solo in 52 citta’, mentre dieci anno fa lo erano in 70: in tutto due milioni in meno di abitanti. Il variare del profilo etnico e razziale delle citta’ ha diverse conseguenze, anche di natura fiscale: con un reddito medio inferiore di 14mila dollari di quello di una famiglia bianca, le nuove famiglie ispaniche verseranno meno tasse alla casse cittadine, fa notare Bruce Katz, direttore del Center on urban and metropolitan policy at the Brookings institution. Altri esperti sottolineano invece quanto ”nei prossimi 10 0 20 anni la vitalita’ delle citta’ dipendera’ dalla capacita’ degli amministratori pubblici di attirare ed accogliere le minoranze – ha detto John Logan, della State University of New York di Albany – al momento queste sono considerate in gran parte come problemi potenziali, invece che come un contributo fondamentale alla vitalita’ delle citta”’.
Il fenomeno è dovuto principalmente a due fattori: la costante immigrazione dal Messico e gli altri paesi centroamericani e l’alto tasso di natalita’. E l’enorme crescita della popolazione ispanica ha provocato il primo aumento di popolazione a Chicago, dove la comunita’ ispanica e’ crescita di 208mila persone dal 1950.
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