Famiglia

L’America è fallita perché produce gente infelice

Ieri sera all'anteprima di EDUCA, dedicata all’economia della felicità, l'intervento sorprendente di Stefano Bartolini

di Redazione

Ma quale America. Basta scimmiottarla, perché quello americano è un modello «che è fallito da tempo, perché produce grande infelicità». Lo ha detto Stefano Bartolini, professore di Economia politica all'Università di Siena, autore del libro "Manifesto per la felicità. Come passare dalla società del ben-avere a quella del ben-essere", intervenuto ieri all’anteprima di Educa, la manifestazione nazionale dell'educazione che apre oggi a Rovereto.
«Negli Stati Uniti è cresciuto negli ultimi decenni il tempo dedicato al lavoro ed è aumentata la ricchezza complessiva. A questo però non è corrisposta un'analoga crescita in termini di ben-essere delle persone. Questo non significa – ha precisato Bartolini – che l'aumento del reddito di per sè faccia male, anzi fa stare meglio». Eppure, nonostante la crescita economica, gli Stati uniti sono un Paese infelice: la solitudine è diventata un problema di massa, le relazioni – quando ci sono – sono complicate. C'è un enorme malessere giovanile, la solidarietà e diminuita, così come l'impegno civico e la partecipazione. Secondo Bartolini siamo di fronte ad un circolo vizioso: «la reazione alla scarsità delle relazioni è di gettarsi a capofitto nel lavoro – chi non ha famiglia o amici investe nella professione per ottenere soddisfazione – ma questo rende ancora più complicato costruire e coltivare legami. Alla fine quindi ci sono più soldi, ma meno felicità. Gli Stati Uniti stanno vivendo da decenni una crisi sociale profonda eppure in Europa crediamo sia il Paese da seguire, quello che traccia la strada. Ce lo dicono la politica e la classe dirigente basandosi sul fatto che è un Paese dinamico economicamente, ma non considerano il dato della diffusa infelicità».
«Non si tratta – ha continuato Bartolini – di puntare sulla decrescita felice che mette l'accento su ciò cui si deve rinunciare, quanto far vedere i vantaggi che otterremo dalla riorganizzazione della società investendo per avere più tempo, più relazioni, spazi vivibili in cui costruirle, luoghi di lavoro che siano sociali, media che non addormentano, ma svegliano la gente».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA