Milano

L’Ambrogino sociale della città che guarda ai piccoli e ai fragili

È una delle tradizioni milanesi di Sant'Ambrogio, insieme alla prima della Scala e al discorso alla città dell’arcivescovo. Il 7 dicembre il sindaco conferisce le civiche benemerenze ai milanesi che si sono distinti per le loro attività. Nell’elenco ci sono persone impegnatissime nel sociale, come Antonia Madella Noja di Fondazione Tog. Nell’anno del suo venticinquesimo per la Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald l'attestato di civica benemerenza

di Antonietta Nembri

Gli occhi di  tutti la sera del 7 dicembre a Milano sono ovviamente puntati sulla prima della Scala, ma per i milanesi un altro importante appuntamento è la mattina di Sant’Ambrogio quando vengono conferite le civiche benemerenze: gli Ambrogini d’oro e gli attestati. Quest’anno la festa patronale di Milano cade di sabato e quindi niente ponte sugli sci per l’Immacolata, forse al teatro dal Verme ci saranno più milanesi ad applaudire i 41 nomi scelti dall’apposita commissione comunale. 

I milanesi premiati

Tra le 15 medaglie d’oro ci sono i nomi di Emilia Lodigiani, fondatrice della casa editrice Iperborea che i lettori di VITA conoscono per la sua storia di accoglienza con Refugees Welcome Italia (qui l’articolo) e Antonia Madella Noja, segretario generale della Fondazione Together to go -Tog

Tra i premiati anche attivisti e volontari come Mario Donadio, circa 2mila i pc che ha riportato a nuova vita cominciando dal primo lockdown quando fondò l’associazione Vicini di Strada con l’obiettivo di riparare e donare i device agli studenti che non erano in grado di seguire le lezioni online e Alba Ulla Manzoni, conosciuta come “La signora delle spezie”, ma soprattutto come l’anima accogliente del Giambellino, il suo quartiere. 

Un riconoscimento per l’attività di Tog

«Sapere di ricevere l’Ambrogino d’Oro mi ha molto colpito» dice Antonia Madella Noja, che pochi mesi fa è stata nominata Cavaliere al merito della Repubblica. «Sarà perché sono di Milano, ma soprattutto perché mette in evidenze le attività della Fondazione Tog e di questo sono contenta». 

Antonia Madelli Noja – Foto Yunus Boiocchi/LaPresse

Madella Noja non ama parlare di sé, preferisce considerare come questo riconoscimento sia una sottolineatura del valore dell’azione della fondazione nata nel 2012 a Milano. «Noi curiamo i bambini, offriamo cure specialistiche a quelli con gravi patologie neurologiche. E lo facciamo gratis». 

Il rimarcare la gratuità delle prestazioni specialistiche non è a caso. «I nostri ragazzi rispetto a quello di cui hanno bisogno, ovvero la riabilitazione ricevono poco dal pubblico. Le istituzioni pubbliche fanno molto bene la diagnosi, ma quando si deve passare alla fase successiva le risorse pubbliche non bastano più anche per la complessità della lesione che chiede una grande continuità per puntare al maggior recupero possibile delle potenzialità di vita» continua. 

La sfida di un centro specialistico

Dallo scorso anno Tog ha un centro in via Livigno: «È una sfida» precisa. «Si tratta di una struttura privata di alto livello che fornisce riabilitazione e lo fa mantenendola gratis e questo grazie alla raccolta fondi, al 5 per mille, alle donazioni e ai mille rivoli di sostegno».
Conclude sottolineando come la sua speranza sia che l’Ambrogino d’oro «che sono contenta e onorata di ricevere, possa aumentare il prestigio di Tog e il suo posizionamento».

Da 25 anni dalla parte dei più fragili

Tra gli attestati di civica benemerenza 2024 troviamo anche la Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald. Un’onorificenza «particolarmente apprezzata perché sottolinea il senso di appartenenza a questa città e ci gratifica per il lavoro che in questi anni abbiamo portato avanti insieme agli ospedali, alle istituzioni e a tutti i donatori, soprattutto il nostro Fondatore  McDonald’s», sottolinea Nicola Antonacci presidente della Fondazione.

Antonacci (nell’immagne con Maria Chiara Roti direttrice generale della fondazione) sottolinea inoltre che si tratta della «magnifica conclusione dell’anno delle celebrazioni  dei 25 anni di attività in Italia e dei 50 nel mondo. Personalmente, ho sempre ritenuto un privilegio vivere e lavorare in una città così pronta a stimolare e facilitare le iniziative sociali e culturali, a promuoverle con calore, curiosità ed entusiasmo. Ѐ emozionante quindi ricevere anche un suo Grazie con un riconoscimento pubblico così importante come l’Attestato di Civica Benemerenza».

I prossimi progetti su Milano

Fondazione Mcdonald è una realtà nazionale, presente con otto strutture tra Case Ronald e Family Room, per accoglie le famiglie con bambini in cura nei principali ospedali italiani. A Milano offre programmi di accoglienza per la cura e il benessere delle famiglie quando hanno un bambino malato e arrivano da lontano.

«Tra i prossimi progetti sul territorio sono previste due aperture: una Casa Ronald di 600 metri quadri all’Ospedale Niguarda che nascerà dall’ampliamento della Family Room già funzionante, un’altra grande Casa con venti camere da letto in via Bramante a servizio dell’ospedale Policlinico e dell’ospedale dei bambini Buzzi» ricorda Antonacci. Che aggiunge: «Facciamo anche volontariato e sosteniamo comunità partner del territorio come la Casa del Buon Pastore e il gruppo di coraggiosi volontari del mercoledì al Bosco di Rogoredo».

Sant’Ambroeus Fc squadre inclusive in Fgci e Csi

Tra i premiati anche una società sportiva che del santo che si celebra il 7 dicembre porta il nome. È il Sant’Ambroeus Football Club che, leggendo dal sito raccoglie l’eredità di realtà sportive come i Black Panthers, i Corelli Boys e i  Corelli Lions, i Blue Boys  e la Thomas Sankara FC che per anni hanno popolato i campi di calcio della città e dell’hinterland.
Quella del St Ambroeus è una squadra dilettantistica di calcio popolare che s’impegna a garantire l’accesso alla pratica sportiva a chiunque non disponga dei mezzi o delle opportunità per farlo, come rifugiati o richiedenti asilo, promuovendo il calcio come veicolo d’inclusione e aggregazione. Nella sua storia ha visto indossare le sue maglie a oltre 500 calciatori di 20 nazionalità differenti e quattro continenti.

La società conta tre squadre maschili, due impegnate in campionati senior (Figc Terza Categoria e Csi Open A) e una juniores under 19 nel campionato provinciale Figc. Inoltre c’è una formazione femminile, attiva nel campionato Csi Open B a 7 giocatrici. Il simbolo della squadra è un piccione, sì proprio l’onnipresente volatile dei cieli milanesi.

In apertura lo skyline di Milano – photo by Anastasia Buchinskaia on Unsplash

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