Sostenibilità

L’ambiente spiegato ai piccoli

Si chiama "Meet the Greens" il sito eco-friendly creato dalla WGBH di Boston e il Ted

di Natascia Gargano

«I maiali volano?», «Certo che no», «Risposta sbagliata. Questo bacon è arrivato in aereo fin sulla nostra tavola consumando litri di benzina!». Conversazione in cucina di una famiglia della classe media americana. Potrebbe essere in Oregon o in Rhode Island, poco importa: protagonisti due cugini, entrambi adolescenti, che cercano di fare del loro mondo un posto più “verde”. Si chiama Meet the Greens il sito “eco-friendly” per i più piccoli creato dalla WGBH Tv di Boston, in partnership con il fotografo Ed Burtynsky e con il TED, la conferenza che ogni anno raccoglie il meglio dell’innovazione nel mondo.
 
Uno spazio ricco di spunti, fresco e brillante, che attraverso le avventure dei Greens raccontate per episodi in flash e tante applicazioni interattive, accompagna i più piccoli alla scoperta dell’ambientalismo e li invita a semplici forme d’azione quotidiana: dai consigli su come coinvolgere gli amici in un “green club”, ai trucchi per fare della raccolta differenziata un gioco  in compagnia. Il tutto stemperato da un contesto di ordinaria amministrazione familiare: Izz, attivista ambientale in erba, con mamma e papà innamoratisi in una manifestazione contro il G8, e l’inseparabile cugino Dex, figlio di genitori «per nulla green», in perenne lotta con l’odiatissimo nuovo fidanzato di mamma. Immancabili nel quadretto, la nonna, il gatto Kitty e una vicina di casa così “green” da raccontare al figlioletto favole in versione eco-integralista: «…I tre porcellini costruirono la loro casa con balle di fieno regolarmente certificate Leed…».
 
Ecologici e tecnologici: con un click si può trasformare una vecchia t-shirt in una maglietta super trendy a costo zero oppure calcolare l’impronta ecologica, cioè ad esempio sapere quanta Co2 si emette o quanta acqua si usa nel tragitto da casa a scuola. Il tutto disponibile come applicazione per l’iPhone e costantemente aggiornato da un blog scritto dagli stessi protagonisti della “sit-com”. Per non fare dell’ecologia roba da intellettuali noiosi ma un affare a misura di bambino, in modo addirittura divertente. Perfetto anche come programma per la tv.


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