Famiglia

“L’allontanamento dei padri al momento della nascita non è (più) motivata”

Nel momento della nascita di un bambino "la presenza del padre va garantita": lo dice chiaramente il Position Statement delle società scientifiche dell’area perinatale e delle federazioni professionali sanitarie. "E' prioritario che entrambi i genitori (se COVID-19 vaccinati, guariti o negativi) possano stare col proprio figlio nell’interesse del minore".

di Sabina Pignataro

Non c’è più nessun motivo per cui i padri o i partner non possano stare vicino alle madri nel momento della nascita di un bambino. Lo affermano senza se e senza ma le principali Società scientifiche dell’area perinatale e le federazioni professionali sanitarie.

“Le scelte organizzative nei Punti Nascita, comprensibili ad inizio della pandemia da COVID-19 in una situazione di emergenza e di inevitabile incertezza, non sono più motivate nell’attuale fase, indipendentemente dall’eventuale comparsa di nuove varianti virali, a potenziale maggior trasmissibilità e/o virulenza”, si legge nel position statement “presenza del partner/caregiver nelle aree di ricovero di madri e neonati in corso di pandemia da covid-19”.

“E’ giunto il momento di riesaminare le routine attuali nei Punti Nascita italiani, recuperando la presenza del padre/partner/caregiver e più in generale le pratiche post-partum volte a facilitare la relazione madre-bambino, quali il contatto pelle a pelle, l’attacco diretto al seno ed il rooming-in“.

L’invito è rivolto innanzitutto ai responsabili medici d’area materno-infantile: “Dal momento che l’assistenza alla diade madre-bambino va centrata sulla nuova famiglia, è prioritario che entrambi i genitori (se COVID-19 vaccinati, guariti o negativi), nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio, possano stare col proprio figlio nell’interesse del minore, anche per consentire l’attivazione dei processi di attaccamento e per l’avvio dell’allattamento. Premessa per questa vicinanza è la presenza del padre del neonato/partner in ospedale. La valutazione del rapporto benefici/rischi supporta senza incertezze questa scelta“.

Le società scientifiche firmatarie del documento sono:
SIN, Società Italiana di Neonatologia, SIN INF, Società Italiana di Neonatologia Infermieristica, SIP, Società Italiana di Pediatria, SIGO, Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia, AIBLUD, Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato, AOGOI, Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani, SIMP, Società Italiana di Medicina Perinatale, ANMDO, Associazione Nazionale Medici di Direzione Ospedaliera, FNOPO, Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica, FNOPI, Federazione Nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, FNO-TSRM-PSTRP, Federazione Nazionale Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, Vivere Onlus – Coordinamento Nazionale associazione per la neonatologia.

In apertura, foto di Carlo Navarro per Unsplash

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