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L’Albero della vita al Parlamento europeo: azioni concrete per più di 500.000 bambini in Europa
Parlamentari europei, Commissione e Consiglio d’Europa insieme a 40 grandi organizzazioni europee: tutti uniti per contrastare i danni psicologici e sociali generati dalla migrazione in Europa
E’ quanto emerso nel corso della conferenza Left Behind promossa dalla Fondazione L’Albero della Vita, con i partner Fondazione Patrizio Paoletti e Eurochild, presso il Parlamento Europeo di Bruxelles lo scorso 2 marzo. L’allarmante fenomeno degli “orfani bianchi”, i minori lasciati soli dai genitori migranti a causa della situazione economica, coinvolge più di 500.000 minori nell’Unione Europea ed è in continuo aumento anche in molti altri paesi europei: 350.000 bambini in Romania, 100.000 in Polonia, 9.500 in Lituania, 8.000 in Lettonia, oltre 110.000 nella sola Moldavia. Questi dati e le conseguenze sociali e psicologiche dell’allontanamento dei genitori non possono essere sottovalutati nella stesura delle politiche comunitarie, poiché gli effetti sul lungo termine possono essere davvero drammatici. Fondazione L’Albero della Vita e i partecipanti alla Conferenza si sono riuniti per chiedere alle istituzioni di attivarsi per realizzare azioni concrete, siglando una dichiarazione in cui chiedono: alla Commissione Europea ricerche sul fenomeno nell’UE e considerazione degli effetti e delle conseguenze sociali nell’Agenda Europa 2020; al Parlamento Europeo è stato chiesto che le commissioni parlamentari interessate evidenzino la problematica nelle strategie a favore dei diritti dei minori e della lotta contro la povertà infantile lanciata nel dicembre 2010. Patrizio Paoletti, Presidente di Fondazione L’Albero della Vita ha introdotto il suo intervento ponendo l’accento sulla responsabilità cui la società deve rispondere oggi per guidare lo sviluppo sociale e tutelare i diritti dell’infanzia. Secondo Paoletti, le istituzioni europee devono assolvere al compito di fornire orientamento alle nuove generazioni, collaborando e cooperando per rendere il tessuto sociale sempre più coeso e capace di azioni socialmente sostenibili. Marie Anne Paraskevas, della Commissione Europea, ha segnalato il prossimo avvio di uno studio del problema all’interno di una ricerca più ampia a cura della Commissione sull’emigrazione, assicurando la considerazione nel corso dei lavori. Al dibattito è intervenuta l’ On.Mazzoni, in rappresentanza dell’On. Angelilli che assicura una serie di iniziative previste all’interno dell’agenda EU 2020 per dare visibilità al fenomeno. L’On. Geringer de Oedemberg riconduce il fenomeno dei children left behind alla conseguenza della libertà di circolazione delle persone stabilito dai Trattati e auspica azioni immediate lanciando un appello al Vicepresidente della Commissione Europea, Viviane Reding. L’On. Plumb sottolinea l’urgenza di risposte concrete considerando gli effetti della globalizzazione sia nell’UE che al di fuori di essa. Humbert de Biolley, Vice-Direttore dell’ufficio di Liaison con l’UE del Consiglio d’Europa ha sottolineato l’importanza della vulnerabilità di questi minori, confermando l’impegno del COE, che lo ha già inserito dal 2008 nella sua strategia sui diritti dell’infanzia. Jana Hainsworth, Presidente di Eurochild, sostiene l’importanza, all’interno delle ricerche sul fenomeno, di considerare i bambini come attori e non come vittime per permettere loro di dare senso a quest’ esperienza.
L’auspicio di Fondazione L’Albero della Vita è che tutte le parti coinvolte possano concretizzare questi intenti il prima possibile.
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