Famiglia
L’Ail ha una nuova casa
Inaugurata a Roma una sede all'avanguardia del Gruppo italiano malattie ematologiche dell'adulto
È stata inaugurata a Roma la nuova sede del Gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto (Gimema) dell’Ail. L’associazione contro le leucemie che quest’anno compie 40 anni di attività, va ad ampliare così la sua rete di oltre 140 centri diffusi su tutto il territorio nazionale volti a migliorare il percorso diagnostico e terapeutico dei pazienti.
La neo struttura, progettata dall’architetto Maurizio Cagnoni e data in comodato d’uso dal Comune di Roma, si trova in via Casilina 5, presso l’ex pastificio Pantanella nei pressi di Porta Maggiore. “Sono molto emozionato – ha detto Franco Mandelli, presidente dell’Ail e noto ematologo – nell’inaugurare una delle strutture senza dubbio più lussuose tra quelle che già abbiamo. Da queste postazioni la ricerca avrà qualche opportunità in più”. La sede che diventerà operativa dal prossimo novembre è costata 1.845.000 euro ed è stata realizzata grazie alle raccolte fondi Rai e Mediaset e alle donazioni bancarie di Unicredit e San Paolo.
“L’obiettivo dell’intera squadra – ha continuato Mandelli, alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta – composta da statistici informatici, data manager, biologi, medici, legali, è quella di porre fine ai viaggi della speranza che molti pazienti credono di dover affrontare una volta scoperta la malattia. Il complesso sistema Gimema permette invece di ottenere le migliori cure a casa propria, rispettando i protocolli che stabiliamo volti all’interesse del singolo e non delle case farmaceutiche”.
Il Gimema è stato costituito nel 1982, proprio per iniziativa del professor Mandelli, con l’obiettivo di promuovere, progettare e coordinare lo svolgimento di ricerche cliniche sulle malattie del sangue, per aumentare le possibilità di cura e migliorare la qualità della vita dei pazienti. L’organizzazione diede l’avvio, in Italia, alla cooperazione tra più centri nelle attività di ricerca nel campo della leucemia acuta.
“In soli 10 anni – ha concluso Mandelli – le possibilità di sopravvivenza dei pazienti sono passate da meno di un anno ad oltre cinque. E questo è stato possibile grazie agli studi condotti da Gimema. Questo modello di organizzazione collaborativa consente di raggiungere eccellenti risultati nella pratica clinica”.
La sede ospita al piano terra attività di segreteria, un open space di 18 postazioni di lavoro, gli uffici direzionali e l’area riunioni. Al piano superiore si accede agli archivi. La struttura è stata dotata anche di una sala conferenza di 200 posti.
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