Cultura

L’Agesci verso il G8 di Genova

Documento approvato al Consiglio generale dell’Agesci (Associazione Guide e Scout cattolici Italiani), che si è tenuto a Bracciano (RM) a proposito del prossimo G8 che si svolgerà a Genova

di Redazione

Un Mondo diverso è possibile Come cittadini del mondo, credenti ed educatori, impegnati in un cammino di promozione della libertà e della piena dignità di uomini e donne, sentiamo il dovere di riflettere sul processo di globalizzazione dell?economia e delle finanze, e sulle conseguenze che esso determina sull?attuale politica mondiale. Riteniamo, infatti, che profonde ripercussioni esso abbia sugli stili e i progetti di vita delle persone e per questo interpella una proposta educativa che si ispira al messaggio evangelico, si fonda sul primato della persona e la dimensione di universalità. Il processo di globalizzazione, di per sé non negativo, sta configurando un mondo sempre più integrato e interdipendente. La globalizzazione della finanza, delle industrie, dei mercati, delle infrastrutture di informazione e comunicazione è una realtà sotto gli occhi di tutti. Tuttavia non corre con la stessa rapidità e determinazione il processo della globalizzazione dei diritti e della solidarietà. Uno scenario pieno di profonde ingiustizie infatti si apre con sempre maggiore insistenza davanti al nostro sguardo: il mondo appare un grosso contenitore dominato da pochi a scapito di molti; la ricchezza spesso, più che promuovere, umilia la dignità dell?essere umano. Il 20% della popolazione consuma l?83% delle risorse planetarie; 11 milioni di bambini muoiono ogni anno per denutrizione e 1 miliardo e 300 milioni di persone hanno meno di un dollaro al giorno per vivere. In molte realtà sono negati i diritti dell?infanzia e dell?adolescenza; altrettanto diffuso è lo sfruttamento minorile per la produzione sistematica di prodotti di largo consumo a basso costo di manodopera. Il patrimonio delle risorse naturali si impoverisce sempre più, a causa di uno sconsiderato uso di risorse che appartengono a tutti. Lo scenario evolve con rapidità, e porta con sé il rischio di una omogeneizzazione generale che annulla le diversità considerandole fattori di pericolo piuttosto che di risorsa. Il vertice dei G8, che si terrà in luglio a Genova, rende ancora più evidente la sperequazione del potere dei forti nel confronti degli ?ultimi?: i paesi più ricchi pretendono di decidere per tutti, delegittimando la funzione di istituzioni internazionali come l?ONU, in cui i rappresentanti di tutti i popoli della terra avrebbero la possibilità di decidere un cammino comune per risolvere i problemi del mondo. I governi oggi sono chiamati a delle scelte precise nei settori dell?economia, della giustizia sociale, dei diritti civili, nell?assetto e nella ridefinizione dei poteri delle istituzioni e i cittadini sono chiamati ad impegnarsi in modo che tali scelte governative siano rispettose dei diritti di tutti. Perciò il vertice del governo delle ?otto potenze? mondiali deve rappresentare non solo luogo di elaborazione governativa, ma impegno concreto a favore di un?economia di diritti, di doveri e di uguaglianza, che porti al recupero della dignità dei paesi più poveri e oggi sofferenti. Con forza auspichiamo che il G8, nel segno ?del più grande che aiuta il più piccolo?, si impegni in un cammino verso la giustizia, restituendo ad essi l?uguaglianza e la pari dignità. Il vertice internazionale di Genova rappresenta un?occasione di riflessione per tutte le associazioni che lavorano per affermare ?con metodi e priorità differenti- principi di giustizia sociale, di solidarietà e di uno sviluppo equo e sostenibile, e di impegno a tenere alta l?attenzione su questi temi. Su questi temi vogliamo continuare a giocarci lanciando un appello affinché il processo di globalizzazione, in sé positiva e carica di opportunità, sia governata da norme giuridiche sostanziate da un?etica che orienti la politica dove la centralità è la persona. Per noi educatori scout cristiani, tutto ciò significa operare scelte per dare vita ad un mondo migliore, costruendo nell?azione educativa quotidiana condizioni di speranza. Dobbiamo crescere nella consapevolezza di aprire un percorso nuovo, che a partire dalla convinzione che un Mondo diverso è possibile, susciti occasioni di maturazione nella solidarietà e nel senso di giustizia. Con chiarezza e trasparenza dobbiamo portare ai nostri ragazzi i grandi temi oggetto del dibattito del G8, per aiutarli a crescere come cittadini in grado di scegliere e di lasciare il mondo migliore di come l?hanno trovato, perché convinti di essere parte di un?unica umanità. Il Consiglio Generale sollecita l?Associazione tutta a promuovere con sempre maggiore determinazione una riflessione, perché parole come globalizzazione, equo e solidale, e tutte le questioni richiamate in questo documento siano prese come punto di partenza per i nostri tracciati educativi, e chiama tutti i capi e le capo ad educare i ragazzi a desiderare progettare e costruire un mondo dove l?economia sia sostenibile e renda sostenibile una vita dignitosa per tutti.


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