Cultura
L’Africa? Un polmone spirituale
Ecco cosa dirà il Pontefice nel suo viaggio in Benin
“Africa, alzati e cammina”. Con questa esortazione si è concluso nel 2009 il sinodo per l’Africa, seconda grande assemblea dei vescovi della chiesa cattolica dedicata al continente. Ed è questo il messaggio che Papa Benedetto XVI porterà in Benin, durante gli incontri che si susseguiranno da venerdì a domenica 20 novembre.
È il secondo viaggio del Pontefice in Africa, dopo quello che nel 2009 lo aveva portato in Camerun e in Angola. Benedetto XVI consegnerà alla chiesa d’Africa l’esortazione del Sinodo, intitolata in modo significativo «Africae munus», «L’impegno dell’Africa», a sottolineare un ruolo attivo del continente africano, definito più volte dal Papa «la grande speranza della Chiesa» nei confronti del resto della comunità cristiana e del mondo.
Fra gli altri scopi del viaggio c’è anche la celebrazione dei 150 anni della evangelizzazione del Benin e l’omaggio alla figura del cardinale Bernardin Gantin, figura di spicco della chiesa africana a Roma e considerato dai beninesi un eroe nazionale.
«La nuova esortazione sarà diversa da quella consegnata all’Africa da Giovanni Paolo II, dopo il primo Sinodo africano del 1994. Sarà più sociale e incentrata sul ruolo che la chiesa cattolica in Africa può giocare per favorire la pace e la giustizia economica» dice a Vita.it Martin Nkafu Nkemkia, filosofo camerunese e docente all’Università lateranense. «Il Papa sottolineerà il ruolo attivo che la chiesa africana può avere nel testimoniare al mondo la fede ricevuta».
L’Africa come «polmone spirituale» di un mondo in crisi? «In un certo senso sì» risponde Nkafu. «In Africa la dimensione spirituale è molto forte e lo era già prima dell’arrivo dei missionari, da noi l’esistenza non può prescidere dalla relazione con Dio, la spiritualità è profondamente connessa con la vita. L’incontro con il cristianesimo si è innestato su questo patrimonio culturale e antropologico che può essere di grande aiuto per il resto del mondo, che può dire qualcosa, non solo limitarsi a ricevere insegnamenti».
Benedetto XVi sottolineerà un possibile protagonismo dell’Africa che va oltre i confini della chiesa cattolica ribadendo il messaggio dei vescovi africani, che hanno sì enumerato i mali che affliggono il continente ma hanno anche insistito con forza sulla responsabilità che gli africani hanno del proprio destino: la liberazione (dalla tirannia, dalla povertà, dall’ignoranza, dalla cronica dipendenza dall’estero) non è un dono da attendere, ma una conquista da ottenere con una lunga lotta. Il continente può vivere da protagonista il suo esodo dalla schiavitù alla libertà, dalla morte alla vita. La costruzione di una nuova Africa non dipenderà da un miracolo dall’alto. “Africa, alzati e cammina”.
Clicca qui per leggere sul sito della Santa Sede il programma dettagliato viaggio e scaricare i testi integrali dei discorsi del papa (in tutto saranno dodici), ciascuno dei quali apparirà in rete poche ore dopo che sarà stato pronunciato.
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