Sostenibilità

L’Africa abbandona la trattativa

Protesta dei paesi del continente nero contro i paesi sviluppati. La Danimarca prova a ricuciire

di Redazione

I gruppi di lavoro della conferenza Onu di Copenaghen sul clima sono stati sospesi stamattina  in seguito a una protesta guidata dalle nazioni africane, che hanno accusato i paesi sviluppati di voler far naufragare il protocollo di Kyoto. «Stanno cercando di far precipitare tutto», ha accusato Kamel Djemouai, il capo della delegazione algerina, durante una conferenza stampa.

«Ci auguriamo – ha detto Yvo de Boer, il capo della diplomazia Onu – che questa situazione consenta di focalizzare rapidamente i punti cruciali, in modo da far ripartire il negoziato con una nuova spinta». Il problema, come sempre, è che mancano ancora le cifre: sulla riduzione della CO2 e sui finanziamenti.

Nel tentativo di uscire dall’impasse, la presidente della conferenza dell’Onu sul clima, Connie Hedegaaard, ha deciso di avviare un round di colloqui informali con i diversi blocchi regionali. Lo ha spiegato Yvo de Boer, il segretario generale della Convenzione Onu sui cambiamenti del clima, dicendo che Hedegaard ha convoncato “colloqui informali per permettere ai ministri dell’Ambiente di concentrarsi sulle questioni cruciali che devono essere ancora risolte”. “L’Africa ha tirato il freno d’emergenza per evitare che il treno deragli alla fine della settimana” cosi’ ha commentato Jeremy Hobbs di Oxfam international la mossa che ha sospeso i negoziati per mettere in luce la riluttanza dei paesi ricchi a discutere un trattato contenente limiti vincolanti alle emissioni.


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