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Ladies and gentlemen eccovi … la dottrina Bush

La svela il New York Times. La confermano i fatti

di Paolo Manzo

L’amministrazione Bush presenta oggi la sua nuova strategia in materia di sicurezza nazionale: 33 pagine in cui si giustifica l’uso della forza contro Paesi e organizzazioni ostili e si chiude definitivamente il capitolo ”guerra fredda”: mai più, come avvenne invece nei decenni del dopoguerra, si consentirà a chicchessia di sfidare impunemente la supremazia militare americana, sostiene il documento pubblicato in anteprima dal ”New York Times”.

Il documento è intitolato ”La strategia degli Stati Uniti in materia di sicurezza nazionale” e rappresenta la prima esposizione sistematica degli obiettivi perseguiti dalla nuova politica estera dell’amministrazione Bush: l’America flette i muscoli e ”esibisce un’aggressività che ricorda l’era Reagan”, afferma il NYT, sottolineando che il documento dichiara ”superata” la politica di deterrenza e contenimento che ha contrassegnato la linea americana dal 1946.

L’accento viene messo senza esitazioni e ritrosie sull’enorme vantaggio in campo militare di cui gli Usa godono rispetto ad altri Paesi: ”le nostre forze armate avranno la capacità di dissuadere potenziali avversari dal riprendere la corsa agli armamenti nella speranza di agganciare o superare la potenza militare degli Stati Uniti”.

Secondo il NYT, i collaboratori di Bush hanno lavorato per mesi all’elaborazione del documento, che lo stesso Bush ha quindi riveduto lo scorso weekend, ”eliminando i passi che avrebbero potuto prestarsi all’accusa di arroganza…”.

D’altro canto, sostengono i consiglieri di Bush, ”è importante che altre nazioni comprendano l’inutilità di competere con gli Usa a livello militare, in quanto, eliminata tale opzione, si apre la porta alla cooperazione in vari campi…”.

Il documento assicura peraltro che gli Stati Uniti intendono avvalersi del loro strapotere militare ed economico ”non per ottenerne vantaggi unilaterali, ma bensì per facilitare l’evoluzione verso un mondo libero e democratico…aperto agli scambi commerciali e al libero mercato”, in quello che Bush definisce ”…un internazionalismo di stampo prettamente americano…”, che unisce i valori etici e gli interessi nazionali degli Usa.

In tema terrorismo, il documento ribadisce che ”la difesa del Paese contro qualsiasi nemico è il compito primo di questo governo…e per far fronte alla minaccia terroristica verranno usati tutti i mezzi a disposizione dell’arsenale americano”. Amen.

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