Salute

L’addio a Paolo Annunziato, un vita per la ricerca sulla Sla

Il ricordo di Aisla, Fondazione Arisla e dei Centri Clinici NeMo. Annunziato era presidente della Biobanca nazionale sulla Sla, già direttore del Consiglio nazionale delle ricerche - Cnr e presidente del Centro italiano ricerche aerospaziali - Cira. Grande sostenitore della ricerca scientifica sulla sclerosi laterale amiotrofica e autore del libro “L’Amore ai tempi della Sla” i cui proventi sostengono l’associazione

di Antonietta Nembri

“Non è vero che non esiste una cura per la Sla, occorre solo scoprirla”. È con questa frase dello stesso Paolo Annunziato che era divenuta emblema di speranza per l’intera comunità che Fulvia Massimelli, presidente di Aisla e Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMo hanno scelto di ricordarlo. Paolo Annunziato era un uomo di scienza e si è spento a soli 62 anni dopo una lunga battaglia contro la Sla. Presidente dell’unica Biobanca Nazionale sulla Sla e già direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Cnr e presidente del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, Cira, negli anni in cui ha convissuto e combattuto con la Sla, Paolo Annunziato ha continuato a favorire le condizioni per aumentare le conoscenze sulla malattia, credendo nella necessità di intensificare gli sforzi e di utilizzare gli strumenti della ricerca per amplificare le opportunità per arrivare ad una terapia.

A ricordare la figura di Annunziato anche Mario Melazzini, presidente di Fondazione AriSla «Siamo molto grati a Paolo Annunziato per aver voluto mettere al servizio della ricerca scientifica sulla Sla la sua passione e spessore intellettuale, che hanno prima contraddistinto la sua azione pubblica come promotore della ricerca e dell’innovazione in sedi e incarichi prestigiosi, come quelli tra gli altri di direttore del Cnr e presidente del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, fino ad arrivare negli ultimi anni al vertice della Biobanca Nazionale sulla Sla Come AriSLA, condivideva fortemente la fiducia e speranza nella ricerca scientifica e il suo generoso impegno è stato dedicato affinché i ricercatori avessero a disposizione sempre più strumenti per sviluppare terapie efficaci per contrastare questa malattia». Melazzini nell’esprimere la vicinanza alla famiglia ha assicurato che «l’azione al fianco dei ricercatori e dell’eccellenza della ricerca italiana continuerà ancora più forte per portare avanti la mission che aveva a cuore anche Paolo Annunziato, perché al più presto possibile siano disponibili per tutte le persone con Sla le risposte di cui hanno bisogno».

In una nota di Aisla e dei Centri Clinici NeMo si sottolinea la volontà della famiglia di ricordare Poalo sostenendo la ricerca sulla Sla con una donazione in favore di Aisla. È possibile farlo acquistando il suo libro “L’ Amore ai tempi della Sla”, attraverso cui rivivere le emozioni e le esperienze di Paolo stesso; oppure donare un libero contributo con la causale “In memoria di Paolo” ad Aisla Onlus – iban IT04V0503410100000000001065.

Nell'immagine in apertura Paolo Annunziato con i volontari di Aisla – Foto da Ufficio stampa

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