Cultura

L’Acnur si difende: ingiuste le accuse

"Il nostro compito è coordinare gli aiuti e farli arrivare in tutti i campi profughi.I milioni di dollari?Servono per finanziare i diversi progetti delle ong in Albania"

di Carlotta Jesi

«Cosa rispondo alle accuse di chi, impegnato come noi ad aiutare i profughi kosovari in Albania e Macedonia, muove all?Acnur critiche infondate che poi rimbalzano di bocca in bocca e diventano titoloni sui giornali? Informatevi, interpellateci». Non usa tanti giri di parole Laura Boldrini, ?voce? italiana dell?Alto Commissariato Onu per i rifugiati che, di ritorno dall?Albania, a far bollare di inefficienza la sua Agenzia proprio non ci sta. E, dati alla mano, smonta una dopo l?altra le critiche che in questi giorni da più parti piovono sull?operato dell?Acnur ai confini col Kosovo.
“A Kukes non ha piantato neppure una tenda e, nonostante abbia ricevuto 50 milioni di dollari dalle autorità americane e 16 da quelle tedesche, non sa far altro che chiedere soldi”, dice il sottosegretario alla protezione civile Franco Barberi.
«Barberi non è stato ben informato. Per gestire l?emergenza profughi da aprile a giugno abbiamo chiesto 65 milioni di dollari, per ora ne abbiamo raccolti solo 28 e la disponibilità della Germania è di 1 invece che di 16 milioni. Denaro prezioso, certo, che va ad aggiungersi ai 9 milioni di dollari con cui già prima della guerra aiutavamo 18.500 rifugiati presenti in Albania. Ma soprattutto fondi che usiamo per finanziare i progetti delle ong italiane e straniere. Perché coordinare l?aiuto umanitario, ossia organizzare l?intervento delle associazioni presenti sul luogo dell?emergenza valutando quale può svolgere un lavoro e quale un altro, è il nostro vero compito. Accusare l?Acnur di non ?sporcarsi le mani? per costruire i campi profughi significa non averne neppure compreso il mandato. Barberi, in particolare, si riferisce a un campo per 12 mila persone che non abbiamo costruito innanzitutto perché le autorità di Kukes non ci hanno dato il permesso. E poi perché, come ogni altra attività da noi pianificata e concordata con le autorità locali, la sua ?implementazione? sarebbe stata affidata a una ong».
“I commissari dell?Acnur sfrecciano in uniforme per i campi senza mai scendere dai loro fuoristrada e non farebbero altro che scarabocchiare cifre sui loro taccuini”, accusano gli inviati di tv e gionali.
«Ci risiamo, il nostro compito, come ripete in questi giorni da Kukes Staffan de Mistura, è coordinare. A fare in modo che in una tendopoli non ci sia troppo da mangiare e in altre zone manchi perfino il pane servono i nostri uomini. E poi a raccogliere i fondi necessari a organizzare il trasporto dei profughi dai confini col Kosovo a zone più sicure. Come abbiamo fatto con le municipalità e prefetture dell?Albania che fanno avanti indietro da Kukes per portare i rifugiati kosovari in centri di accoglienza: i pullman sono del luogo, ma a metterci la benzina è l?Acnur».
“L?Alto Commissariato ci rallenta il lavoro con interminabili riunioni e richieste di budget prima di poterci rimboccare le maniche e aiutare i profughi”, lamentano molti volontari italiani.
«La macchina degli aiuti umanitari non si improvvisa; e chi di cooperazione se ne intende queste cose le sa bene. Capisco che ai volontari possa sembrare di perdere tempo discutendo sui numeri, ma solo fornendo loro il numero esatto dei profughi possiamo fare in modo che le ong non si buttino tutte a capofitto sullo stesso prato. Per lo stesso motivo dobbiamo razionalizzare il cibo e le coperte. Perché il nostro compito è proteggere i profughi kosovari gestendo gli aiuti umanitari nel modo più efficiente possibile».
“Le organizzazioni umanitarie si sono completamente dimenticate di noi”, dichiara disperato il Commissario per i rifugiati del Montenegro Djordjije Scepanovic. «Tra il 14 e il 15 aprile più di 7 mila persone sono giunte dal Kosovo in Montenegro e un convoglio di aiuti umanitari è partito ieri da Belgrado alla volta di Podgorica», recita un comunicato stampa dell?Acnur che arriva alla Redazione di ?Vita? il 16 aprile. Per il momento l? unica risposta.

Acnur
Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

Data di nascita:
dicembre 1950.Il suo mandato viene riconfermato ogni cinque anni.

Scopi: proteggere i rifugiati perseguitati per ragioni politiche,
religiose, razziali, di nazionalità o appartenenza a gruppi sociali.

Assistiti: 22,4 milioni a gennaio 1998.

Budget:1.300 miliardi di lire nel 1998,1.520 nel 1999.

Finanziamenti: dipendono al 98% dalle donazioni.La maggior parte dei
finanziamenti provengono da Stati Uniti, Ue, Giappone, Svezia, Olanda, Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca, Germania, Canada, Svizzera, Francia, Italia, Finlandia, Australia.

Commissario:Sadako Ogata

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