Volontariato

L’abbraccio degli Scout a Lampedusa

Quattro capi e 20 giovani, tra noviziato e Clan, scelgono una route di servizio nell'hotspot e tra i bambini dell'isola più a sud d'Italia. Il racconto di un'esperienza che li ha coinvolti emotivamente

di Gabriella Debora Giorgione

Un campo di servizio per scelta condivisa. Destinazione, Lampedusa.
Così i Rover e le Scolte del gruppo Scout Agrigento 3 hanno deciso di impegnare le loro vacanze di “branca R/S” in una route “di servizio”, mettendosi a disposizione della comunità di Lampedusa.
Tutto strutturato e preparato mesi prima della partenza con le richieste inviate dagli Scout sia al Comune di Lampedusa e Linosa per svolgere attività ludiche con i bambini dell’isola sia al Prefetto di Agrigento per chiedere il permesso di entrare a fare servizio nell’hotspot di contrada Imbriacola.
E con una grande raccolta di giochi e di materiali per dipingere e fare attività ludiche con i bambini e con i ragazzi che ha occupato sei enormi colli trasportati gratuitamente dalla compagnia dei traghetti, vista la finalità.

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In tutto, quattro capi – Meri, Giovanna, Luciano e Alfonso – e 20 ragazzi: «Quest’anno anche la route invernale è stata improntata sul “servizio”, siamo andati alla Caritas di Agrigento: è importante che i nostri ragazzi conoscano le realtà più fragili del loro territorio, imparino a mettersi a disposizione capendo i bisogni e le risposte che si posso dare», ci dice Meri Fiore, assistente sociale che lavora sia al Comune di Porto Empedocle che in un progetto del Sistema accoglienza integrazione-Sai del Comune di Comitini.
La prima attività di servizio è stata in coordinamento con Laura Casano, assessora alla Solidarietà sociale, che ha chiesto al Clan Agrigento 3 di incontrare i 120 bambini di Lampedusa e Linosa coinvolti nel progetto “Tutto col gioco, niente per gioco” col quale l’associazione “Alternativa giovani”, la cooperativa sociale “ReLife”, e l’Aps “Anas zonale di Lampedusa” stanno cercando, grazie anche ad un finanziamento Pnrr, di creare il primo gruppo Scout della storia dell’isola.

Rover e Scolte con il gruppo dei bambini di “Tutto col gioco, niente per gioco”

«È stata un’attività sorprendente perché i bimbi di Lampedusa hanno un modo particolare di relazionarsi, vivono su un’isola e hanno poche attività ricreative, non c’è neanche un cinema, quindi hanno proprio tanta tanta voglia di confrontarsi con chi arriva dall’esterno rispetto alla comunità che loro vivono abitualmente», dice Meri e racconta anche che durante la “missione” – che è un’attività “di scoperta” prevista abitualmente durante un campo estivo – il Clan ha incontrato e intervistato gli abitanti di Lampedusa per conoscerne l’identità, le tradizioni, il sentimento di apertura all’accoglienza.
Intenso anche il laboratorio con Vito Fiorino, il falegname e pescatore che il 3 ottobre 2013 è stato soccorritore durante una delle terribili tragedie del mare di Lampedusa.

È nell’hotspot di Lampedusa che il Clan Agrigento 3 ha completato la propria route estiva, incontrando bambini e ragazzi appena sbarcati e alle prese con la fotosegnalazione e il riconoscimento. Volti impauriti, senza punti di riferimento, sorrisi spenti e disorientati che quando hanno visto ragazzi delle loro età pieni di giochi e di abbracci hanno ripreso respiro.
Un lento avvicinamento, i primi gesti, le chitarre che pian piano escono dalle custodie, i colori a dito che si aprono e si mescolano, l’immancabile pallone, gli aquiloni, i doni.
Sono cominciate le attività di pittura, canto, gli incontri e gli scambi personali: e ai bambini si sono affiancati anche gli adulti trattenuti nell’hotspot che, alla fine, hanno gioito per qualche giorno grazie a questa inaspettata sorpresa “umana”.
La verifica di fine route è stata intensa, ci dice Meri: «I ragazzi sono usciti “provati emotivamente” in positivo da questa esperienza, hanno imparato che una distanza di poche miglia marine determina una differenza di vita troppo pesante per essere accettabile e che impegnarsi per andare incontro a questa umanità che cerca una terra accogliente è un valore innanzitutto personale e poi anche del nostro percorso Scout».


le foto sono concesse a VITA dal gruppo Scout Agrigento3


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