Oggi nell’ora di pranzo sono corso in libreria, con l’intento di regalare un libro a mia figlia Carlotta ..
Ne ho sfogliati tanti lasciandomi attrarre a volte dalla copertina, a volte dai titoli, altre dalla forma o dai colori.
Ho preso in mano, poi, il Piccolo Principe quasi involontariamente e aprendolo, di getto, lo sguardo è precipitato su alcune righe. Frasi già lette, non so quante volte, ma oggi nel ri-leggerle mi compiacevo come se fosse la prima volta ..
““Chi sei?” domandò il piccolo principe, ” sei molto carino…”
“Sono la volpe”, disse la volpe.
” Vieni a giocare con me”, disse la volpe, “non sono addomesticata”.
“Ah! scusa “, fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse: […]
” Che cosa vuol dire addomesticare?”
” E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…”
” Creare dei legami?”
” Certo”, disse la volpe. ” Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo…”
….è difficile mettere questa citazione nella nota a piè pagina di un working paper, ma trovatemi una definizione di valore di legame, più bella e potente di questa?
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