Mondo

La verità su Manduria

Secondo il consorzio Connecting People (che gestisce la tendopoli)

di Maurizio Regosa

Ecco il testo del comunicato:

«Il Consiglio di Amministrazione di Connecting People esprime soddisfazione per la ragionevolezza che stanno raggiungendo gli eventi ora che è stata superata la prima fase di emergenza improvvisa con le inevitabili difficoltà. Vogliamo anzitutto ribadire la nostra idea di accoglienza che è quella di una redistribuzione dei migranti diffusa sul territorio ed a tal proposito il nostro Consorzio riconferma la disponibilità, attuale ed immediata di circa 1000 (mille) posti in varie strutture, di nostra gestione, lungo la penisola.

Noi consideriamo la soluzione delle Tendopoli come una risposta iniziale ma intermedia per quei migranti, in special modo tunisini, che hanno bisogno di pochi mesi per sistemarsi, trovare un lavoro o ricongiungersi con i propri familiari in Italia od all’estero. Riteniamo che parte dei migranti proveniente dalla Tunisia possano proseguire il loro percorso migratorio nel nostro Paese, on in Europa, ricongiungendosi alle proprie reti senza richiedere risorse per l’assistenza ma anzi contribuendo alla produzione di ricchezza nelle nostre comunità.

Diversamente va trattata la questione delle persone cosiddette vulnerabili, cioè minori non accompagnati, ragazze madri, disabili, mutilati, portatori di handicap e via dicendo per i quali vanno predisposti speciali e personalizzati percorsi di accoglienza, educazione ed integrazione. Confermiamo da subito la nostra disponibilità ad accogliere nelle nostre strutture questa fascia di migranti.

Riteniamo di esserci sempre attenuti, nel nostro operato, per offrire al meglio i nostri servizi in accordo con le prefetture di tutta Italia ma la situazione di emergenza ci spinge ad una considerazione particolare.

Nell’accogliere con soddisfazione la proposta del decreto dei Permessi temporanei per motivi umanitari auspichiamo che questa misura venga accompagnata da politiche per l’integrazione che non facciano solo spostare il problema in avanti nel tempo.

In ultimo vogliamo parlare della situazione di Manduria, la Tendopoli che è in nostra gestione. Ribadendo la premessa generale sull’utilizzo delle Tendopoli, vogliamo confermare che la situazione a Manduria è serena e si avvia alla normalità.

I media italiani si sono concentrati, nei primi giorni di apertura del campo, sulle fughe dei migranti enfatizzandone anche l’impatto sull’opinione pubblica senza approfondire le cause di queste iniziali evasioni. Una gestione approssimativa della logistica fatta nei giorni prima dell’apertura di Manduria ha esasperato gli animi e generato le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Una volta assistiti e rifocillato, ed ottenute rassicurazioni sul loro immediato futuro, il campo è tornato immediatamente alla normalità e la maggioranza delle persone fuori uscite ha poi scelto di ritornare.

Con l’approvazione definitiva dei Permessi temporanei siamo certi che tutte le situazioni si normalizzeranno.

Teniamo a precisare che la Tendopoli è popolati da giovani che sono in cerca del loro futuro, di un ricongiungimento familiare in Italia od in Europa, di una sistemazione lavorativa in piena regola.

A Manduria oggi ci sono circa 1500 ospiti e già stiamo assistendo a storie bellissime di vita vera che ci rappacificano col mondo intero e che è giusto raccontare per portare serenità in questa situazione di confusione e di terrorismo psicologico. Fuori dai cancelli di Manduria vi sono persone tunisine che aspettano, pazientemente e da giorni, di poter riabbracciare il proprio fratello ospite del campo e che è in attesa dei controlli necessari per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo: insieme torneranno a Ragusa e ricominceranno una nuova vita. L’altro giorno abbiamo conosciuto Saber, ex dipendente di un grosso tour operator, licenziato a causa della prevista futura mancanza di turismo, che è in transito per Milano per ricongiungersi al fratello.

Anche questo va raccontato oggi come da anni facciamo in ogni altro centro che abbiamo in gestione. Al di là delle polemiche e delle emergenze Connecting People è sempre disponibile ad agire in tutte le situazioni e luoghi in cui sia possibile servire uomini e donne in difficoltà».

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