Famiglia

La Ue autorizza importazione mais ogm: le reazioni

Alemanno: ''Sara' il mercato a giudicare''. Coldiretti: ''Espone ad inutili rischi che i cittadini sapranno evitare''. Greenpeace: ''Difesi gli interessi dell'agrobusiness''

di Paolo Manzo

La Commissione europea ha deciso oggi, nel corso della sua riunione, di autorizzare l’importazione in Europa del mais dolce Bt-11 una varieta’ Ogm sviluppata dalla svizzera Syngenta e coltivata negli Stati Uniti. ”E’ un atto largamente previsto, frutto di un’impostazione astrattamente igienico-sanitaria sui prodotti finiti transgenici”, e’ il commento del ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno, che sottolinea come ”tutti i sondaggi ribadiscano l’altissima percentuale (oltre il 70%) di consumatori che rifiutano gli alimenti transgenici”. ”Sara’ il mercato -sottolinea il ministro- a giudicare sull’utilita’ di questa commercializzazione e noi saremo vigili sulla possibilita’ per i consumatori di esercitare consapevolmente questo diritto di scelta”. ”Problema ben piu’ serio -sostiene Alemanno- rimane, invece, quello relativo alle sementi ogm che vengono utilizzate in agricoltura. E’ in questo ambito che bisogna essere rigidissimi perche’ l’utilizzo degli ogm in agricoltura puo’ portare a una contaminazione diffusa che distruggerebbe le filiere ogm free e metterebbe in pericolo la liberta’ di scelta sia dei consumatori che dei produttori. Subito dopo le elezioni -conclude- chiederemo l’immediata approvazione da parte del governo dello schema di disegno di legge che e’ all’esame del consiglio dei Ministri per aprire la discussione in parlamento”. Secondo la Coldiretti, ”l’autorizzazione concessa dalla Commissione espone l’Europa ad inutili rischi che i cittadini dell’Unione sapranno evitare grazie all’obbligo di etichettatura di tutti gli alimenti contenenti organismi geneticamente modificati previsto dal 18 aprile scorso”. Il responsabile campagna Ogm di Greenpeace Federica Ferrario accusa: ”La Commissione Europea dovrebbe rappresentare gli interessi dei cittadini e dell’ambiente, ma in questo caso ha scelto di difendere gli interessi dell’agrobusiness”. ”Il rifiuto dei consumatori al cibo Ogm e’ piu’ forte che mai, non ci sara’ mercato per il mais Ogm”, prevede la Ferrario.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA