Famiglia

La tv, migliore “amica” dei bambini

Lo rivela una ricerca realizzata da Ipsos per Save the Children e Kraft Foods Italia sugli stili di vita dei bambini e dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni

di Redazione

I genitori italiani dichiarano  che più di 3 ore di tv al giorno sono la regola per quasi 1 bimbo su 5 durante la settimana (la percentuale sale al 28, 26 e 24% rispettivamente a Palermo, Torino e Milano), ma nel weekend lo diventano per più di 1 su 4 (con punte del 43 e 41% a Milano e Palermo).

Queste ore di tv spesso si sommano a quelle passate su internet (secondo i bambini e ragazzi italiani più di 3 ore al giorno per il 15% di loro, con percentuali del 30% a Milano e del 23% a Palermo) o a giocare ai videogame (più di tre ore al giorno per l'8%, con vette del 18% a Bari e del 16% a Palermo). Un ragazzo su 4 afferma che i propri genitori non controllano quanto resti incollato agli schermi, percentuali che salgono al 27% per quanto riguarda la navigazione su internet (a Napoli e Aprilia, i genitori che non controllano quanto tempo i bambini passano davanti alla tv sono rispettivamente il 33% e 30%, mentre quelli che non controllano quanto tempo navigano in internet sono il 32% ad Aprilia e il 29% a Milano).

Bari è anche la città che ha il record della mancanza di conoscenza delle abitudini dei figli da parte dei genitori: il 15% di essi non sa quantificare il tempo passato dai figli davanti alla tv durante il weekend, mentre l'11% ignora quello passato utilizzando i videogiochi. Quando si sposta per qualunque esigenza, anche solo per andare a scuola, il 41% dei bambini e ragazzi lo fa accompagnato in auto (con un incremento del 3% rispetto allo scorso anno, e con percentuali che toccano il 51% a Bari e 50% ad Ancona), e il 68% cammina meno di 30 minuti al giorno (di questi il 23% lo fa per meno di 15 minuti, percentuale che diventa del 35% a Palermo e del 31% a Napoli). Oltre un quarto di loro prende abitualmente l'ascensore, con picchi del 45 e 39% rispettivamente ad Aprilia e nella provincia di Roma e a Palermo.

La percezione dell'importanza di fare sport o attività motorie non va trascurata, soprattutto quando si parla di ragazzi: per il 46% dei ragazzi chi fa sport o attività motoria è considerato positivamente, ma il restante 54% non reputa sia importante (quest'ultima percentuale tocca i suoi massimi livelli a Catania con il 66% e Napoli con il 64%) o in ogni caso che lo sia più essere esperti di videogiochi, cartoni o calcio. Nell'impiego del tempo libero vengono privilegiate attività individuali come ascoltare musica (55%) o leggere (43%, in flessione di 11 punti percentuali rispetto al 2011), ma una domanda forte di socialità viene dal fatto che il 44% dei bambini ritiene sia molto importante stare con gli amici e i coetanei e il 28% vorrebbe giocare con loro all'aria aperta, mentre solo per il 6% ci vorrebbero più videogame o il 4% desidererebbe giocattoli. Solo un 14% dei bambini e ragazzi italiani ritiene che sia molto importante fare sport. Il tempo con i genitori viene sì trascorso andando a passeggio (52%, che raggiunge il 70% a Sassari), ma anche all'interno delle mura domestiche (51%, +6% rispetto al 2011, che diventa ben il 64% a Milano e il 62% a Bari), all'interno dei centri commerciali (ben il 43% dei ragazzi, ma che ad Aprilia e nella provincia di Roma diventano il 57%) o a casa di qualche familiare (41%, con picchi del 50% a Catania e Sassari).       

«Benchè sembra che la pratica di attività sportive e motorie sia abbastanza diffusa tra i ragazzi italiani – afferma Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia – a un più attento esame, emergono forti criticità legate al disinteresse in forte aumento rispetto alla pratica di sport e un lieve incremento dei comportamento sedentari, come il più frequente utilizzo dell'auto negli spostamenti e una maggiore permanenza dei ragazzi a casa nel tempo libero. Indicatori preoccupanti, perchè il movimento e la socialità sono elementi essenziali per la crescita equilibrata. Come abbiamo cercato di sintetizzare nel Decalogo per uno stile di vita più salutare per bambini e famiglie, esistono dei comportamenti virtuosi che bisogna cercare di innescare: stimolare a camminare per più di 30 minuti al giorno, ad esempio, è fondamentale, se consideriamo che il 68% dei bambini e dei ragazzi italiani non lo fa».


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