Economia

La trasparenza s’addice alla bottiglia

Il rapporto 2008 di Coca-Cola Hbc Italia

di Redazione

«Il nostro è un viaggio che è iniziato nel 2003 e dopo sei anni continua a svilupparsi», racconta Alessandro Magnoni, responsabile Affari generali di Coca-Cola Hbc Italia. L’azienda che imbottiglia e distribuisce i prodotti a marchio Coca-Cola Company in Italia (Sicilia esclusa). dopo aver approvato il Rapporto Socio-Ambientale 2008 ha voluto proporne una versione breve e molto maneggevole da diffondere in un ambito molto più vasto: i lettori di Vita magazine, ad esempio, lo trovano allegato a questo numero. L’obiettivo è quello di condividere, con i partner e gli interlocutori del mercato, le prestazioni in ambito sociale e ambientale dell’azienda, perseguendo una linea di trasparenza.
Per Coca-Cola Hbc Italia «la Csr è un modo di ragionare e di coinvolgere tutti gli stakeholder nel nostro percorso», spiega Magnoni. «Siamo strutturati in quattro aree (Workplace, Enviroment, Marketplace, Community), ognuna con il suo settore Csr, da cui scaturiscono ideazione e progetti che ci accompagnano nel corso dell’anno».
Il Rapporto evidenzia alcune implementazioni per ognuna delle aree. Per quello che riguarda il Workplace le novità sono due: un nuovo sistema di performance management per la gestione delle risorse umane e l’avvio del programma di formazione diretto al personale «Pillole di sicurezza e tutela ambientale». Nell’Environment Coca-Cola Hbc Italia ha aderito al programma «10×10», promosso da Quattroruote, per la riduzione del 10% dell’emissione di CO2 della propria flotta aziendale, oltre alla riduzione dell’utilizzo idrico di Fonti del Vulture del 22% grazie a nuovi sistemi di controllo dell’estrazione dell’acqua. Il Marketplace ha visto l’acquisizione di Socib spa, seconda società d’imbottigliamento e distribuzione in Italia con l’aumento del 25% dei volumi di vendita. Per quanto riguarda l’area Community ha realizzato la corsa non competitiva solidale The Media Running Challenge all’Arena Civica di Milano destinando il ricavato alla onlus Arché.
Due sono i temi “sensibili” per Coca-Cola Hbc Italia: l’acqua e gli imballaggi. «Utilizziamo grandi quantità d’acqua nella produzione», racconta ancora Magnoni, «ma abbiamo concentrato gli sforzi per una riduzione sistemica e sistematica che ci ha portato a diminuirne l’utilizzo, in tutti i nostri stabilimenti, ad 1,7 litri per unità». Da anni inoltre l’azienda è impegnata nella riduzione degli imballaggi primari e secondari. Spiega Magnoni: «Cerchiamo di stare attenti sia per quel che riguarda le cassette di cartone che contengono le nostre bottiglie che per i contenitori che usiamo nelle aziende. Senza contare il nostro impegno recente per diminuire il Pet delle nostre bottiglie».
Come sintetizza nel Rapporto il Country General Manager Ulrik Nehammer, «sostenibilità significa percepire le imprese come soggetti che abitano il mondo nel presente e contribuiscono al suo futuro».

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