Salute
La Toscana avvia l’iter per il riconoscimento dell’estetica sociale oncologica
Per Confartigianato Toscana «è stato raggiunto un importante traguardo per valorizzare il prezioso lavoro di chi con la sua professionalità dà sostegno a chi ha bisogno. Ora si proceda al riconoscimento della figura professionale in ambito sanitario»
di Redazione
Un trattamento estetico vale molto di più per un malato oncologico, è un vero e proprio sostegno al propio benessere psicofisico. Ecco perché Confartigianato Firenze esprime grande soddisfazione per la mozione presentata dal consigliere regionale Enrico Sostegni e approvata nell’ultima seduta del Consiglio Regionale della Toscana che riconosce l’estetica sociale e oncologica. Un nuova professione, ancora poco praticata in Italia, si contano solo 120 estetiste specializzate, ma che ha un ruolo fondamentale per le persone fragili, come chi è malato, gli anziani o chi ha subito un infortunio
«Finalmente è stato fatto un passo ufficiale verso il riconoscimento di questa figura professionale, un importante traguardo per valorizzare il lavoro di chi dà sostegno a chi ha bisogno, ma possiamo fare ancora tanto affinché l’estetica sociale e oncologica possa compiere un ulteriore salto di qualità», dichiara Patrizia Tagliaferro in rappresentanza delle estetiste di Confartigianato imprese Firenze.
Nella mozione si chiede anche di valutare «la creazione in ambito regionale di una rete istituzionale di operatori qualificati all’interno della quale ogni paziente oncologico sia nella condizione di poter individuare professionisti in grado effettuare trattamenti di bellezza e benessere, migliorativi dello stato psico-fisico e sinergici con la terapia antitumorale prescritta come appropriata al quadro clinico delineato».
«Chiediamo alla Giunta Regionale», ha aggiunto Sostegni, «di attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché si possa giungere, mediante specifici percorsi formativi, al riconoscimento di una figura professionale precisa, che collabora in ambito sanitario».
La Regione Toscana da anni ha messo in atto una serie di interventi che aprono la strada a questo percorso, come il contributo per l’acquisto di una parrucca a chi è sottoposto a trattamenti oncologici
La formazione delle estetiste sociali e oncologiche segue un preciso protocollo, frutto di ricerche specifiche medico-scientifiche e fa riferimento ad esperienze all’avanguardia come quella sviluppata presso lo IEO, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.
«Ad oggi, tramite l’Associazione APEO – Associazione Professionale Estetica Oncologica oltre 120 estetiste in Italia sono state appositamente formate con queste metodologie», dichiara Francesca Cecconi estetista qualificata «con un trend di crescita del 13% annuo, a dimostrazione dell’interesse crescente sulla materia».
«Confartigianato sostiene fortemente questo percorso», continua Tagliaferro, «e continuerà a lavorare per il riconoscimento di questa qualifica e per la specifica formazione professionale, sempre nel rispetto della competenza medica».
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