La terzietà contro i prepotenti

Ho notato che giustamente nella vostra rubrica Chi sale, chi scende avete riservato un posto in discesa a Gianfranco Miccicché. Questa mattina, 16 maggio, è andata in onda su Radio Radicale un?intervista a Claudio Fava, candidato a Catania per le provinciali, ex deputato della Rete, segretario regionale dei Democratici di Sinistra e giornalista. Nel corso dell?intervista curata da Sergio Scandurra, oltre alle chicche politiche su come si stanno muovendo i candidati del centrodestra nei confronti dei candidati del centrosinistra, cioè negando i consueti confronti elettorali, si è appresa una vera chicca ?istituzionale? (anzi, a mio parere, una vongola istituzionale di dimensioni stratosferiche. Una vongolona, gentile eufemismo per tenermi nei ranghi del linguaggio istituzionale). Veniamo alla vongolona istituzionale: l?attuale vice ministro dell?Economia, nonché coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Micciché, ha dichiarato ?Urbi et orbi?: “Ho la porta sempre aperta ai sindaci siciliani del centrodestra che vengono a chiedere le deleghe straordinarie, ma le porte le tengo sempre chiuse per i sindaci del centrosinistra”. E bravo il vice ministro! Migliaia di persone si stanno domandando se hanno capito male loro, o se hanno capito bene le parole di Micciché. Qui non sono in questione pregiudizi verso la politica di destra o di sinistra: noi cittadini ed elettori sani, non siamo posseduti da ideologie fuorvianti da militanti-militonti. Badiamo al sodo e, guarda un po?, anche alla correttezza istituzionale, sostanziale e formale, e a che non ci si combinino troppe vongolate sulla nostra testa. è questo che lei direttore intendeva con terzietà? Giuliana D?Olcese, Palermo Caro D?Olcese, il vice ministro all?Economia, Micciché, è personaggio davvero stupefacente, e l?episodio da lei citato (e da noi verificato) è solo l?ultimo di una serie incredibile di gaffe istituzionali. O di trovate pubblicitarie, giacché è opportuno non dimenticare come Micciché, prima di militare in Forza Italia, fosse un apprezzato venditore di pubblicità in Fininvest. Riguardo alla terzietà, come valore e come caratteristica del Terzo settore, mi sembra che lei abbia bene inteso. Si tratta di non cadere nel trabocchetto delle opposte trincee per rimanere ancorati ai problemi reali. Si tratta di misurare la politica e i vari schieramenti sulla soluzione dei problemi che più stanno a cuore. Si tratta, infine, di rifiutare ogni chiamata alle armi, che non sia quella che ogni giorno ci propone la realtà. Si tratta infine, di non rinunciare mai a ragionare liberamente, senza arrendersi ai prepotenti dell?una o dell?altra parte.