Sostenibilità

La tavola ci educa alla gioia, non solo al piacere

La tavola come luogo di seduzione, la tavola come espressione del piacere, la tavola che quasi diventa una camera da letto e tutto quel che vi pare...

di Paolo Massobrio

La tavola come luogo di seduzione, la tavola come espressione del piacere, la tavola che quasi diventa una camera da letto e tutto quel che vi pare. Tutto, tranne la tavola come educazione. Eppure siamo un popolo che è stato educato a tavola, secondo quella regola nata dentro ai conventi benedettini del ?posto a tavola?. La tavola, così, ci ha educati al senso di autorità, al servizio, alla condivisione, al ruolo che ognuno si deve assumere, all?impegno. E poi ci ha educato al silenzio, davanti al dolore, ma anche al dialogo, fino a quello mai detto che è l?essenza stessa della tavola, ovvero il piatto, cucinato per dire «ti voglio bene». Ecco, oggi tutto questo sembra smarrirsi dietro al disfacimento stesso della famiglia, secondo un?altra regola mai scritta (ma affermata) che il primo valore è l?istinto.

Piacerà il film Tutte le donne della mia vita, ispirato ad un grande cuoco piemontese, Davide Scabin del Combal Zero di Rivoli. Piacerà anche perché Simona Izzo e Ricky Tognazzi l?hanno nel sangue, la tavola e tutte le sue espressioni; ma ciò che si afferma è ancora una volta una vita senza legami, come se questa fosse la strada per essere liberi. Ne siamo sicuri, vogliono questo i nostri bambini? Massimo Gramellini sulla Stampa di qualche settimana fa ha scritto che nemmeno il Papa può fare il miracolo di rendere meno noiose certe omelie. «Non c?è mai stata – paradossalmente – tanta fame di spiritualità in giro. Se però i cuochi continuano a occuparsi d?altro, è naturale che uno finisca per cucinarsela da sé». E allora prevale «dove ti porta il cuore». Ma dentro alla vita di tutti i giorni (proprio alla giornata come si staglia, dall?aurora al crepuscolo) c?è il segreto della nostra origine. Anche dentro a un prodotto, a un piatto, si dice qualcosa che riguarda me e te. Come se fosse fatto apposta per me e per te. L?inganno è che ci hanno fatto credere che tutto finisce con il piacere. E non ci sono maestri disposti a farci vedere come ancora, dentro ad un gusto, ci si può sorprendere dalla gioia.

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