Sostenibilità

La tappa dei migratori accerchiata dai pericoli

Il Ticino è uno dei più importanti corridoi ecologici di collegamento per la biodiversità tra l’ecoregione Alpi e l’ecoregione Mediterraneo

di Redazione

Il Ticino, tra Lombardia e Piemonte, come il Tagliamento in Friuli Venezia Giulia, è uno dei più importanti corridoi ecologici di collegamento per la biodiversità tra l?ecoregione Alpi e l?ecoregione Mediterraneo. Il corridoio fluviale e gli ecosistemi naturali e agricoli del Ticino costituiscono un?insostituibile area di sosta e di nidificazione per l?avifauna. Nel solo tratto italiano sono censite oltre a 866 specie di piante vascolari, più di 2mila specie di invertebrati, 361 di vertebrati tra cui oltre 200 specie di uccelli.

La Valle del Ticino nel 2002 è stata riconosciuta area Mab dall?Unesco ovvero una delle 425 riserve mondiali della biosfera. Per tutelare questo territorio nel 1974 è nato il Parco lombardo Valle del Ticino, primo parco fluviale europeo seguito nel 1978 dal Parco fluviale della Valle del Ticino per la sponda piemontese. Un progetto di gestione territoriale riuscito dove convivono attività industriali, agricoltura tradizionale e biologica, allevamenti, grandi infrastrutture. Ma questo importante corridoio ecologico che connette le Alpi al Po sta per subire un?ulteriore, pesante aggressione: l?aeroporto Hub Malpensa, che già fortemente ha compromesso la naturalità e l?integrità ambientale del parco. Con i nuovi propositi di ampliamento per la terza pista si vedrebbe irrimediabilmente colpito il cuore stesso del parco, il suo fiume.

Il volantino sulle minacce al Ticino è scaricabile da www.wwf.it/alpi

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