Mondo

La svolta di Coccaglio: dal White Christmas al “sindaco” nero

Il nuovo "primo cittadino dei ragazzi" è un ghanese

di Marco Dotti

Ricordate Coccaglio? A un anno di distanza, il paesino bresciano che balzò agli onori della cronaca per un provvedimento di accertamento anagrafico dell’amministrazione comunale – ora come allora retta da una giunta leghista – sugli extra-comunitari denominato “White Christmas”, ha un nuovo sindaco ” dei ragazzi”. E, sorpresa, si chiama Bernard Obeng Fosu, 14 anni, originario del Ghana.

Accantonate le polemiche scoppiate all’indomani del provvedimeno comunale del novembre 2009 – nato dalla necessità di aggiornamento dei dati dell’anagrafe comunale, secondo “La Repubblica” rischiò di trasformarsi in una vera e propria «caccia al clandestino» – il paese dei settemila abitanti, di cui millecinquecento extracomunitari, si è scoperto “governato” da un ragazzo di colore.

Il Consiglio comunale dei ragazzi, infatti, che quest’anno festeggia i suoi dieci anni, ha “eletto” il proprio baby sindaco – Bernard Obeng Fosu, per l’appunto – da 5 anni residente in Franciacorta. «Quando mi sono candidato», ha dichiarato Obeng Fosu al settimanale “Chiari Week”, «fra gli obiettivi da raggiungere ho proposto la lotta contro il bullismo». Promossi sulla base della legge del 28 agosto 1997, n, 285,  che  mirava all’allargamento della partecipazione politica, i Consigli comunali dei ragazzi sono organi consultivi a base democratica formati da un gruppo di bambini e ragazzi che si occupano dei problemi della propria città e della propria scuola, restano in carica un anno e dispongono di una piccola somma da destinare ai propri obiettivi. Promozione della legalità e dei diritti di cittadinanza sono gli obiettivi che  si è dato il Consiglio comunale dei ragazzi di Coccaglio.

L’integrazione, osserva da parte sua Franco Claretti, primo cittadino oramai lontano dalle polemiche dello scorso inverno, «è un processo che richiede impegno concreto, non parole. Bernard è un ottimo esempio di integrazione, sono felice delle scelta perché è un ragazzo che si applica nello studio che ha davvero a cuore la comunità in cui vive».

Da parte sua, l’assessore alla sicurezza Claudio Abiendi, che di “”White Christmas” fu il promotore, aggiunge che «in Italia ci sono persone che credono di sapere tutto e, purtroppo, si fermano al sentito dire. Coccaglio non è un paese razzista, tutt’altro». Sia come sia, l’elezione di Bernard Obeng Fosu ancora una volta ha dimostrato che, in fatto di comunità e integrazione, i ragazzi sono ben più lungimiranti di gran parte della nostra classe politica “ufficiale”.

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