Welfare
La storia di Marika, quando la felicità e la salute partono dai piedi
Dopo una grave trombosi che le rendeva faticoso e doloroso anche solo muoversi, Marika Ciaccia ha trasformato il trekking e le passeggiate all’aria aperto nella sua cura costante e in una passione. Che ora sono anche un lavoro per lei.
di Luca Cereda
Resilienza. L’inflazione che ha colpito la parola resilienza di questi tempi, non può che essere riabilitata nel suo significato e nel suo senso profondo dalla storia di Marika Ciaccia.
«Sei adolescente e nel pieno della tua vita, quando da un giorno all’altro per me tutto è cambiato: sono stata colpita da una trombosi venosa profonda a una gamba e un’embolia polmonare», racconta Marika. La combinazione di queste patologie è altamente invalidante e per una ragazza giovanissima, come lo sarebbe per chiunque, è difficile trovare un senso. Ma Marika Ciaccia l’ha trovato nelle parole dei medici che «mi hanno detto: per stare bene devi camminare. Così ho iniziato a camminare, spostando sempre più in là la meta». E per la seconda volta da quando era piccola, ha imparato a camminare.
La resilienza negli scarponi ai piedi
Un nuovo inizio, una vera e propria seconda vita con gli scarponi ai piedi che Marika ha scoperto grazie alla natura, alla montagna, all’andare a piedi verso il cielo «che quando arrivi sulle vette ti sembra di toccarlo con un dito», aggiunge.
Prima di andare avanti con la storia di Marika Ciaccia è necessario fare un passo indietro: «Ero pigra e passavo il mio tempo libero sul divano», una cosa che ora orribile, ma che allora la accomunava a tanti giovani della sua età. Poi è arrivata la malattia che ha rimescolato le carte: «Alla dimissione dall’ospedale, tra le altre indicazioni che i medici mi hanno dato, c’era quella di camminare per recuperare dalla forzata inattività a cui era stata costretta, e migliorare così anche la circolazione sanguigna. È lì che mi sono messa in cammino sia fisicamente sia spiritualmente».
Da quel momento si è accesa una lampadina inaspettata nel corpo e nella testa di Marika: «All’inizio cercavo di arrivare in strada, poi dai percorsi sui marciapiedi intorno a casa, ho cominciato a camminare nella natura con gli scarponi ai piedi».
Marika e la riscoperta della natura
Nei boschi, a contatto con la natura, Marika Ciaccia ha trovato una dimensione nuova «che mi ha rigenerato totalmente il corpo e che mi ha insegnato a conoscere i miei limiti, il mio modo di affrontare le difficoltà, facendomi scoprire che non c’era niente di cui aver paura là fuori. Da adolescente insicura mi sono trasformata in una donna indipendente, che non riusciva più a tollerare di vivere in situazioni opprimenti e poco attinenti ai naturali bisogni umani».
Marika inizia così ad appassionarsi alle camminate nella natura e in montagna che diventano vere e proprie boccate di ossigeno per sopravvivere alla routine, e a raccontare le sue passeggiate sul web e i social attraverso il suo portale “My Life in Trek”.
Mentre il blog e la sua passione per la natura e le camminate scarponi ai piedi crescevano, Marika aveva iniziato a lavorare come assistente alla poltrona in uno studio dentistico, ma molto in fretta si è resa conto che non era una vita in grado di farla sentire “viva”: «Quando inizi a chiederti se sei felice oppure no, finisce che poi vuoi darti una risposta, perché non riesci più a ignorare quella domanda nella tua testa.
I “sintomi” della felicità
È per questo nel 2016 Marika rinuncia a tutto, si licenzia e parte per il Cammino di Santiago, rigorosamente sola. Il Cammino di Santiago è stato l’inizio del suo nuovo percorso che l’ha portato fino alle vette delle Ande in Sud America, a percorsi più spirituali in Giappone, passando per le bellissime montagne italiane i i suoi cammini e sentieri. «Si è subito creata una community affezionata – continua Marika -, attorno a “My Life in Trek”. Questo è diventato uno strumento per aiutare le persone a riscoprire la natura e rigenerarsi attraverso di essa. E a vivere anche un periodo di vacanza in modo sostenibile».
Ma il trekking da passione che ha rimesso letteralmente in piedi Marika, oggi è divengano anche una professione: «Sono una blogger molto seguita, ma sono felice perché sono una Guida Ambientale Escursionistica riconosciuta e organizzo trekking sulle montagne italiane». Una storia che Marika Ciaccia ha scelto di raccontare nel suo libro “La felicità ai miei piedi”. Perché di questa vita, di questa sua nuova vita, conquistata con la fatica, il sudore e gli scarponi ai piedi, nonostante gli stop imposti dalla pandemia, Marika è felice.
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