Comitato editoriale

La storia di Anthea e di sua madre aiuta il progetto Home

In occasione della Festa della Mamma l'associazione ha scelto di pubblicare un video con la storia di una bambina coraggiosa per continuare a raccogliere fondi a favore dell'iniziativa che mira a una miglior qualità della vita di bambini e adolescenti malati di tumore

di Redazione

Anthea è solo una bambina ma deve essere più forte del male che ha cambiato la sua vita e quella della sua famiglia. Ma un giorno la mamma le fa un regalo che la farà diventare una bambina davvero speciale. Trasformando «un momento di debolezza in uno di forza» come ricorda Lorella Cuccarini. È anche per questo che in occasione della Festa della mamma 2016 Trenta Ore per la Vita ha scelto di racconta la storia di Anthea e di sua mamma per continuare a raccogliere fondi per il progetto Home in favore dei bambini e adolescenti malati di tumore.

I capelli della piccola Anthea si stanno indebolendo a causa della chemioterapia, ma sua madre inventa un gioco per trasformare questa debolezza in un punto di forza.
Una madre con il suo amore è il sostegno più grande per un bambino malato di tumore.

Ogni giorno, nel mondo, viene diagnosticato un tumore a 700 bambini. In Italia, ogni anno, più di 2.300 tra bambini e adolescenti si ammalano di patologie onco-ematologiche. La malattia di un bambino colpisce l’intero nucleo familiare: per seguire i piccoli malati le famiglie, molto spesso, sono costrette a spostarsi in regioni diverse poiché non in tutto il territorio italiano si trovano reparti specializzati in oncoematologia pediatrica.

Gli obiettivi del “Progetto Home” di Trenta Ore per la Vita sono due: garantire ai bambini e agli adolescenti malati di tumore il diritto alla salute e alla migliore qualità possibile di vita; assicurare alle loro famiglie tutto il sostegno psicologico e materiale necessario, come poter contare su una casa lontano da casa.