Sostenibilità

La stampa dimentica,i ragazzi no. Ecco come

Combattere il sensazionalismo é la sfida da proporre due mesi dopo la tragedia. Di Sara Bragonzi e Barbara Albonico

di Redazione

Esattamente due mesi dopo la catastrofe, i media italiani hanno ormai relegato le notizie sul maremoto che ha colpito il Sud-Est asiatico il 26 dicembre in trafiletti nelle pagine esteri o in servizi sul rilancio del turismo che tanti operatori del settore invocano. La notizia ha ormai perso di attualità e, nonostante la gravità dell?episodio, ha occupato le prime pagine dei giornali solo nelle primissime settimane. Non poteva che essere così, visto il ritmo frenetico con cui si consumano le notizie che devono sempre essere fresche, sensazionali, emotivamente coinvolgenti. Qualsiasi evento sparato in prima pagina, infatti, dopo un certo numero di giorni ?perde peso?, e il coinvolgimento emotivo del lettore viene inevitabilmente meno soppiantato da ciò che ci succede attorno tutti i giorni e da sempre nuove emergenze. È importante però mantenere una lettura critica della realtà e andare a ricercare le notizie che interessano, anche se sono nascoste nelle pagine interne dei grandi quotidiani, nei servizi di approfondimento in terza serata o sulle riviste di piccole case editrici, senza dimenticare i siti web delle associazioni che lavorano sul territorio. Occorre una certa costanza e una forte curiosità, ma è indispensabile mantenere alta l?attenzione nel tempo su questi grossi avvenimenti per conservarne la memoria. Per questo suggeriamo qui un?attività da fare in classe intitolata «Cosa nasconde la notizia». Campania, 1998: un fiume di fango seppellisce i paesi di Quindici e Sarno, 160 morti. Congo, 2002: erutta il vulcano Nyiragongo, decine di migliaia di profughi. Spagna, 2002: una petroliera affonda di fronte alla Galizia, 77mila tonnellate di greggio in mare. Tutte tragedie umane e disastri ambientali, fenomeni complessi in sé, nel modo in cui vengono comunicati e percepiti. La semplice lettura della notizia non è sufficiente e, per aiutare i ragazzi ad andare oltre i titoli, è importante proporre un lavoro sui giornali originale e finalizzato a evidenziare problematiche senza fornire facili soluzioni. Una interessante attività per la classe, quindi, è quella di realizzare una rassegna stampa che divenga un vero e proprio percorso di approfondimento sugli avvenimenti. Con una premessa importante: offrire ai ragazzi spunti di riflessione, ma lasciare che elaborino autonomamente le risposte. PARLARE DI TSUNAMI IN CLASSE «Parlate con i vostri studenti della tragedia che ha devastato il Sud-Est asiatico e anche degli strumenti scientifici per prevenire catastrofi come questa», aveva scritto il ministro dell?Istruzione, Letizia Moratti ai dirigenti delle scuole di ogni organo e grado. Sì, ma come? Ecomondo vi offre nelle pagine seguenti alcuni strumenti e suggerimenti per far riflettere i ragazzi sul ?fatto del giorno?, a partire da come i mass media l?hanno trattato alle ricadute sulla vita quotidiana, all?importanza della geografia. Invitate gli studenti a scegliere un evento del passato recente che li ha particolarmente colpiti e che stimola la loro curiosità e chiedete loro di dedicarsi alla lettura e raccolta di articoli di quotidiani locali e nazionali che hanno trattato il fatto. Gli articoli collezionati metteranno in evidenza vari aspetti da poter approfondire. Ad esempio, se il caso di studio è rappresentato da un evento catastrofico come un terremoto o il recente maremoto nel Sud-Est asiatico e, quindi, un evento naturale che ha causato un?enorme tragedia umana, un primo spunto è dato dalla ?lettura? del rapporto tra l?uomo e l?ambiente (come viene analizzato, la forza dirompente della natura e i tentativi dell?uomo per recuperare i propri spazi vitali). L?attività di rassegna dovrebbe proseguire per un certo periodo, così da consentire un confronto tra articoli sullo stesso evento pubblicati a distanza di tempo. I contenuti cambiano? Il numero di pagine dedicate è diminuito e, se sì, dopo quanto tempo e in che misura? Un?altra interessante ricerca può essere quella di confrontare articoli scritti su eventi simili ma accaduti in diverse parti del mondo: in tal modo è possibile individuare gli aspetti comuni e cercare di capire quanto il luogo in cui il fatto è avvenuto abbia influito sulla diversità di approccio. ESERCIZI PER SMEMORATI Notizie di una certa importanza, come quella dello sversamento di cianuro nel Danubio nel 2000, riempiono per giorni le pagine dei giornali per poi sparire senza lasciare alcuna traccia. Che ne è stato delle migliaia di villaggi ungheresi bagnati da quelle acque avvelenate? Proponete alla classe una riflessione sul perché si ?dimentica?. Questa ?disaffezione? colpisce buona parte dei media, ma per noi lettori è lo stesso? A chi non capita di chiedersi come sarà andata a finire? E allora chiedete ai ragazzi di condurre un?indagine per scoprire com?è andata avanti la questione e qual è la situazione attuale, costruendo una ricerca stampa dettagliata e consultando non solo i quotidiani di quel periodo, ma anche riviste specializzate e siti internet. Altri spunti qui: www.wwf.it/educazione/index.asp

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