Mondo

La stagione dei nomadi mongoli

Abbandonato lo stile documentaristico Byambarusen Davaa gira una storia “fiction” senza abbandonare il punto di vista della ricerca antropologica

di Antonio Mola

Abbandonato lo stile documentaristico della Storia del cammello che piange Byambarusen Davaa gira una storia ?fiction? senza abbandonare il punto di vista della ricerca antropologica. Nello sterminato scenario mongolo, tra Russia e Cina, la produzione scova una vera famiglia nomade adattando la storia alle loro reali abitudini, lontano da qualsiasi contaminazione. L?intera troupe, addirittura, era accampata a oltre un?ora di cammino dalla tenda. La regista, che ha origini mongole ma vive in Germania, riesce a farsi produrre un film delicato, lento, sostenuto dal paesaggio e da volti unici. La trama si riferisce alla leggenda che un?anziana racconta alla figlia del nomade smarrita mentre cerca il suo inseparabile cane. Questa edizione, purtroppo, non prevede extra, scelta della lingua (è solo in italiano) e i sottotitoli.

Il cane giallo della mongolia
di Byambarusen Davaa
01 distribution
Lingue: Italiano
Sottotitoli: –
Film: ****
Extra: –


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