Diritti

La stagione dei concerti è iniziata, ma non per le persone con disabilità

Ad aprile, è stato lanciato Live for All, il manifesto per eventi dal vivo accessibili. Da allora il mondo dei disabili è in fermento, ma come denuncia Lisa Noja, avvocata e consigliere regionale della Lombardia, «dal lato di chi organizza concerti ed eventi c’è stato il silenzio». E rilancia: «Se Vasco dal palco dicesse: “ragazzi abbiamo un problema”.. chissà forse si muoverebbe qualcosa»

di Antonietta Nembri

Dal momento del lancio della campagna Live for All non è cambiato nulla o quasi. Ne è convinta Lisa Noja, avvocata e consigliere regionale della Lombardia. Tra i promotori dell’iniziativa per rendere davvero accessibili gli eventi dal vivo, osserva: «C’è stato un grande fermento nel mondo delle persone con disabilità. Solo poche ore fa mi ha chiamato il papà di un ragazzo che voleva andare a un evento dal vivo, ma non ha potuto farlo… abbiamo toccato un nervo scoperto». 

Barriere e norme di sicurezza

E così anche la stagione dei concerti live di quest’estate è ancora piena di barriere. «Da parte di chi organizza c’è l’alibi delle normative per la sicurezza, ma accessibilità è anche il poter prenotare come tutti gli altri. Il nostro manifesto», spiega Noja «contempla diversi aspetti anche relativi alle disabilità sensoriali, basti vedere la presenza di interpreti Lis ai concerti che all’estero è più frequente». 

Ma i veri ostacoli restano le barriere sia numeriche (i posti contingentati) sia fisiche. «È anche un tema culturale. Se si riuscisse a garantire l’accesso ai concerti a tutti si andrebbe nella direzione di una vera uguaglianza. Il diritto a una vita piena è anche avere uguale accesso allo svago e ai divertimenti, un ragazzo con disabilità deve poter vivere insieme ai propri coetanei esperienze come la musica».

Se il mondo della disabilità è in fermento, quello degli artisti e degli organizzatori invece “latita”. «Anche se chiedessimo agli artisti di fare un appello dal palco, non basterebbe, perché sarebbe come se domandassimo loro di mettersi in discussione, di ammettere che c’è un problema» chiosa. 

E se Vasco dal palco….

Dal mondo artistico, invece, non è mancata la sottolineatura dei problemi legati alle normative sulla sicurezza, al fatto che chi organizza non può scavalcare le leggi…
«Quando mi dicono che è un problema politico, io rispondo sempre che “la politica siamo tutti noi”. Dobbiamo fare massa critica» ribatte Noja. Che aggiunge: «Se un personaggio come Vasco Rossi dal palco dicesse “Il nostro mondo sull’accessibilità ha un problema che dobbiamo risolvere con l’aiuto di tutti” forse si smuoverebbe qualcosa».

In apertura il concerto di Vasco Rossi a San Siro, Foto Claudio Furlan/Lapresse


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