Welfare

La speranza al mercato

Roma: Da domenica 14 gennaio i rom rumeni hanno il loro mercato in piazza

di Daniele Biella

Roma, quartiere Magliana. Da domenica 14 gennaio i rom rumeni hanno il loro Romano Pijats, il mercato in piazza. Musiche, tessuti, artigianato, tutto prodotto con materiali di recupero, a prezzi imbattibili. «E in piena regola», dice <b>Aleramo Virgili</b>, della sezione laziale dell?Opera nomadi. «Il mercato della Magliana si aggiunge agli altri cinque che sinti e rom italiani e slavi portano avanti ogni domenica». Il primo mercato è del 2001. «Da allora più di 300 persone hanno trovato nel commercio in piazza un lavoro regolare, dignitoso, che valorizza i loro saperi», dice Virgili, che a Roma coordina lo sportello per l?inserimento lavorativo di rom, sinti e camminanti. Questo sportello, nato nel gennaio 2005 e unico in Italia, è finanziato dal Comune e gestito dall?Opera nomadi. L?utenza è enorme: tra Roma e provincia vivono 15mila nomadi. «Ogni settimana riceviamo 50-60 persone», dice Virgili, «arrivano in cerca di lavoro, ma spesso i primi aiuti riguardano il permesso di soggiorno e le cure sanitarie». Almeno mille richieste di lavoro ogni anno, il doppio per quanto riguarda il permesso di soggiorno o il suo rinnovo. «Diamo loro anche assistenza legale, con l?aiuto di avvocati volontari », aggiunge <b>Pierluigi Lombardi</b>, segretario di Opera nomadi Lazio. L?obiettivo è l?integrazione, ma è dura: «Molti di loro perdono la speranza, perché una volta terminati i corsi di formazione non c?è nessuno che si fida a dar loro un lavoro». Per ora l?unica soluzione sono le cooperative e il lavoro autonomo, e i Romano Pijats sono l?esperienza più consolidata. Ma c?è altro. «A dicembre è nata Baxtalo Drom, la prima cooperativa italiana di donne romanì», dice Lombardi. «Sono 20 donne rom di origine abruzzese, bosniaca e rumena che gestiscono una stireria. Lavorano otto ore al giorno.»

Info: www.romlavoro.it

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