Giornata della sostenibilità cooperativa
La sostenibilità funziona ma la burocrazia per le coop è fuori controllo
Il coraggio delle coop aderenti a Confcooperative (+26% di investimenti rispetto al 2023, per un totale di 1,9 miliardi di euro) non viene premiato dalle norme, che impongono una spesa incredibilmente elevata: ben 360 milioni complessivi
di Redazione
Ammonta a un miliardo 900 milioni di euro l’investimento delle coop aderenti a Confcooperative in sostenibilità, con un aumento del 26,6% rispetto all’anno precedente. «Le cooperative sono pronte a fare di più, ma la spesa per norme e burocrazia supera i 360 milioni: una cooperativa su due chiede di favorire gli investimenti green». Lo sostiene Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, nel commentare i dati del Centro studi diffusi nel corso della quarta Giornata della sostenibilità cooperativa.
Confcooperative ha presentato il nuovo bilancio di sostenibilità con Carlo Alberto Pratesi e il direttore generale Fabiola Di Loreto. Sono state premiate 21 cooperative (19 vincitrici più due menzioni speciali) che hanno partecipato al quarto Concorso sostenibilità cooperativa con attività riconducibili alle cinque “P” di Agenda 2030: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership.
«Le principali voci di investimento delle nostre imprese riguardano il risparmio energetico e la riduzione dei consumi; l’utilizzo di materiali di minore impatto, la formazione e le nuove tecnologie», prosegue Gardini. «Sono questi i numeri che sintetizzano l’impegno quotidiano delle nostre imprese piccole, medie e grandi nella transizione ambientale e riguardano il 90% delle nostre 16.500 cooperative».
La sostenibilità per le cooperative non è solo transizione ambientale, ma anche sociale ed economica. «Oggi Istat e Censis fotografano numeri che ci impongono di cambiare modello di sviluppo per un Pil che generi benessere più diffuso», sottolinea Gardini. «Le famiglie in povertà assoluta sono 2,2 milioni, erano 800mila nel 2005. Il 12% di italiani ha scelto di non curarsi per mancanza di disponibilità economica. C’è un gender gap occupazionale di oltre 17 punti percentuali (71% gli uomini e 53,6% le donne). Ci sono poi i danni derivanti dal climate change. Immagini di distruzione che impongono la necessità di investire in prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico. I danni da effetti climatici si attestano sui 20 miliardi l’anno negli ultimi tre anni, pari all’1% di Pil. In Italia il consumo di suolo è tornato a crescere, sfiorando i 70 km² nell’ultima rilevazione Ispra con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni. La cooperazione di abitazione sta offrendo un contributo importante per contrastare il fenomeno, privilegiando interventi di recupero di aree urbane degradate o dismesse. Anche le cooperative di comunità nelle aree interne sono impegnate, tra l’altro, nel contrasto al dissesto idrogeologico. È questa la strada da seguire».
Di seguito l’elenco delle cooperative vincitrici del quarto Concorso sostenibilità cooperativa. Prime classificate:
CALABRIA. La cooperativa sociale CamminaMenti opera nell’ambito della promozione della salute, della coesione sociale e della cultura dell’educazione. Le attività gravitano intorno a tre grandi progetti: Strade Maestre (intorno al quale ci sono i cammini giudiziari, trasFormazione in cammino, Sentiero Scuola), Le Terre di Castalia – Scuola all’Aperto, GruppoNascita (Cosenza – categoria Partnership).
VENETO. La Cantina Produttori di Valdobbiadene rappresenta la storia di un’impresa corale nata nel 1952, grazie all’intuizione di 129 soci fondatori. L’azienda può oggi contare su una vera e propria comunità di circa 600 soci (Teglio Veneto, Venezia – categoria Planet).
CAMPANIA. La cooperativa sociale Demetra di Avellino nasce nel 2006, sulla spinta di nove soci fondatori, per rispondere in modo responsabile ai bisogni e alle fragilità della comunità di riferimento, operare per l’integrazione sociale di persone a rischio di emarginazione ed esclusione, favorire la formazione e la riqualificazione professionale di categorie a rischio o svantaggiate, ideare nuovi servizi alla persona (Avellino – categoria Peace).
EMILIA ROMAGNA. Insieme è una cooperativa sociale e una Onlus che coinvolge oltre cento lavoratori, più di trenta persone in tirocinio lavorativo, circa venti inserimenti per lavori di pubblica utilità e più di trenta volontari (Collecchio, Parma – categoria People).
LOMBARDIA. Sapori di Libertà, laboratorio artigianale di panificazione della casa circondariale di Mantova, impegnato ogni giorno per la riqualificazione e l’inclusione sociale lavorativa delle persone detenute (Curtatone, Mantova – categoria Prosperity).
Seconde classificate:
LAZIO. Pingo, cooperativa sociale integrata con oltre dieci anni di vita, in cui operano 47 dipendenti, di cui 34 soci: è composta al 32% da lavoratori con disabilità e per il 53% da donne. I soci sono per il 53% donne e 41% persone con disabilità (Roma – categoria Partnership).
PUGLIA. La cooperativa Sanità Sociale di Cerignola si occupa di assistenza alla persona, offre servizi di assistenza domiciliare (anche integrata) rivolti ad anziani e persone con disabilità, e servizi educativi per minori (Cerignola, Foggia – categoria Prosperity).
SARDEGNA. Special Smile nasce nel 2012 per offrire alle persone con disabilità intellettiva strumenti concreti per favorire l’inclusione sociale, accrescere l’autonomia personale e sviluppare le abilità di ognuno, utilizzando soprattutto lo sport come mezzo di inclusione e socializzazione (Cagliari – categoria Peace).
MOLISE. La cooperativa sociale Sirio da più di 25 anni offre servizi semiresidenziali, residenziali e assistenza domiciliare per minori e famiglie, persone con disabilità e anziani (Campobasso – categoria People).
LOMBARDIA. La cooperativa sociale La Tela gestisce l’omonima osteria, un bene sequestrato alla criminalità organizzata. Non solo ristorazione ma anche centro di aggregazione e di promozione sociale e culturale (Rescaldina, Milano – categoria People).
Ecosviluppo, invece, si occupa di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Lavora nel settore dei rifiuti (Bergamo – categoria Planet).
BASILICATA. Il Salone dei Rifiutati è una cooperativa sociale fondata nel 2016, ma era attiva già dal 2008 come atelier creativo autogestito. È un’officina artigianale e creativa che realizza prodotti con scarti di produzione conferiti da aziende del territorio convenzionate (Potenza – categoria Planet).
Terze classificate:
ABRUZZO. La Coopergreen è una società cooperativa agricola, nata nel 2015 dalla volontà di aggregazione di storiche realtà di aziende agricole della piana del Fucino. (Trasacco, L’Aquila – categoria Planet).
FRIULI VENEZIA GIULIA. La cooperativa Il Piccolo Principe è un’impresa sociale che mette al centro la persona e il suo percorso di sviluppo. Nata nel 1988, offre servizi dedicati alle persone e crea percorsi d’integrazione lavorativa (Casarsa della Delizia, Pordenone – categoria Prosperity).
TOSCANA. Nanina è una cooperativa sociale e di comunità nata a supporto delle esperienze di economia collaborativa e civile della diocesi di Lucca per rafforzare l’azione di queste realtà e poter sostenere il diffondersi dell’economia di prossimità, mettendo a disposizione le proprie competenze a favore di tutte quelle fragilità in grado di diventare risorse (Bagni di Lucca, Lucca – categoria Partnership).
PIEMONTE. La cooperativa sociale Il Ponte si occupa dal 1988 di inclusione sociale per persone con disabilità e persone socialmente svantaggiate, attraverso il lavoro e la formazione (Invorio, Novara – categoria People).
TRENTINO ALTO ADIGE. Eliodoro è una cooperativa sociale che opera per la promozione umana e svolge attività per la crescita, l’integrazione e l’inclusione sociale di persone che si trovano in situazione di bisogno, svantaggio, emarginazione o vulnerabilità (Riva del Garda, Trento – categoria Peace).
MARCHE. La cooperativa sociale Meridiana nasce con l’obiettivo di reinserire nel mondo del lavoro soggetti disoccupati, con disabilità, affetti da disturbi mentali e da uso di sostanze stupefacenti, per promuovere la loro fattiva integrazione nel tessuto sociale (Macerata – categoria Peace).
EMILIA ROMAGNA. Cils è una cooperativa sociale di tipo A e B, nata nel 1974 con l’obiettivo di favorire l’inserimento di persone con disabilità e svantaggiate attraverso un lavoro dignitoso, stabile e remunerato. (Cesena, Forlì/Cesena – categoria People).
Menzioni speciali:
Caviro nasce nel 1966 per valorizzare le uve dei soci in una terra ricca di identità e ad alta vocazione vinicola. Oggi confeziona 175 milioni di litri di vino, esporta vini in oltre 80 Paesi nel mondo e trasforma oltre il 90% degli scarti dandogli nuova vita (Faenza, Ravenna – categoria Planet/Prosperity).
Orogel è il primo produttore in Italia di vegetali surgelati. È una cooperativa di imprenditori agricoli che coltiva verdure in modo naturalmente sostenibile, surgelandole a poche ore dalla raccolta (Forlì, Forlì/Cesena – categoria Planet/Prosperity).
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.