Non profit

La solitudine che arriva dopo la scuola…

Un buon consiglio per migliorare la vita sociale di una persona diversamente abile é quello di partecipare all'attività di alcune associazione di promozione sociale.

di Franco Bomprezzi

Sono affetto da tetraparesi spastica, ho gravi difficoltà motorie ma tanti interessi e voglia di stare insieme e di uscire. Finito il tempo della scuola sono ora un po? isolato. Potreste indicarmi qualche associazione cui chiedere un aiuto? Gabriele (Roma)
Caro Gabriele, la tua lettera assomiglia a tante altre richieste di non essere soli, quando finisce il ?tempo della scuola?. A Roma esiste un luogo virtuale al quale rivolgersi per occasioni non virtuali di incontro e confronto: Comune di Roma – Dipsociale. Puoi iscriverti alla loro newsletter, che ti introduce a una serie di eventi, grandi e piccoli, che prevedono diverse forme di partecipazione di associazioni e singoli. Esiste poi una rete forte di associazioni sul territorio. Solo l?integrazione scolastica ha garantito, sino a oggi, l?illusione di non essere più isolati, o soli. Finita la scuola dell?obbligo, chi ha problemi in più si ritrova spesso nella situazione che ci segnali. Per uscirne occorre avere molta grinta, e magari qualche amico vero. Non sempre, infatti, sono le associazioni a poter risolvere questi problemi, perché non hanno né tempo, né risorse per farlo. Il mio consiglio è di cercare di partecipare all?attività di associazioni non legate alla disabilità. Scegli di impegnarti, per esempio, per l?ambiente, o nel tuo quartiere, o in un?attività sociale. Iscriviti a un?associazione e chiedi quell?aiuto che sarà necessario per farti partecipare. Penso che sia un buon test anche per verificare se il Terzo settore ha voglia di cominciare davvero a farsi carico del diritto di cittadinanza delle persone disabili. Facci sapere?

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.