Famiglia

La solidarietà al supermercato

Le iniziative delle catene della grande distribuzione. Una mappa delle iniziative

di Redazione

Anche le catene dei supermercati italiani si sono attivate per fornire un aiuto concreto ai cittadini delle zone colpite dal terremoto. La mappa delle diverse iniziative messe in campo dalle catene della Gdo è stata realizzata dal motore di ricerca di offerte promozionali KlikkaPromo.it attraverso il suo blog Spesaduepuntozero.it, in collaborazione con Adiconsum.

Esselunga, catena milanese radicata in gran parte del Nord Italia è stata tra le prime ad attivarsi. Il primo giugno è partito, direttamente dalla sede di Pioltello, un tir carico di derrate alimentari che ha consentito di coprire, per una decina di giorni, il fabbisogno di circa 300 persone alloggiate nel campo di Moglia (MN).

Diverse le iniziative a favore delle popolazioni colpite sono state attuate da Conad Centro Nord. La catena ha inizialmente devoluto l’1% dell’intero incasso giornaliero del 1° giugno in favore della Regione Emilia Romagna. Ha poi fornito prodotti freschi e beni di prima necessità e offerto il proprio sostegno ai caseifici danneggiati operanti nella filiera del Parmigiano Reggiano.

Realco-Sigma si è, invece, attivata inviando merci per quasi 26 tonnellate e offrendo circa 1.200 prodotti a marchio commerciale al 20% di sconto nei supermercati di Sorbara, Bomporto, Mirandola, Camposanto e Cavezzo. Infine, all’interno dei suoi punti vendita è possibile acquistare un chilo di Parmigiano Reggiano a 13,90 euro, di cui 1 euro sarà destinato ai caseifici terremotati. Quest’ultima iniziativa è stata riproposta anche nei supermercati Coop Italia e Crai.

Nel Nord Est, oltre all’invio di un carico di merce dal valore di circa 8mila euro, Aspiag Service, concessionaria dei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar, consente ai propri clienti di donare una somma libera da aggiungere, alla cassa, al totale dello scontrino. Despar Nordest si impegna poi a raddoppiare quanto devoluto da ogni cliente.
Simili iniziative sono state attuate anche da Cadoro, presente anch’essa nelle regioni del Nord Est e in Emilia Romagna. Oltre alla donazione di 1 euro, i clienti possono donare prodotti a lunga conservazione che saranno consegnati alle popolazioni colpite dal terremoto attraverso la Protezione Civile e le Prefetture.

Donare con la raccolta punti
Scendendo verso il Centro Italia, ecco altre iniziative di solidarietà. I clienti di Unicoop Firenze e di Unicoop Tirreno possono donare 1 o 5 euro facendosi scalare 100 o 500 punti dalla propria Carta socio oppure farsi addebitare sul totale dello scontrino una cifra che va da 2 a 10 euro.

Anche i clienti di Carrefour possono donare 5 euro, cedendo 300 punti dalla loro Carta fedeltà. La catena, dal canto suo, raddoppierà le offerte ricevute. L’iniziativa sarà valida fino al 16 giugno nei punti vendita di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto.
Mentre, coloro che abitano nel Lazio, Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise e Umbria, la campagna, avranno tempo fino al 30 giugno.

«Adiconsum si augura che queste iniziative si moltiplichino dando modo ai consumatori, attraverso un gesto semplice e quotidiano come è fare la spesa, di esprimere tutta la loro solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma», dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum. Che inoltre auspica «la possibilità di realizzare il potenziamento della vendita online delle derrate alimentari e non, prodotte dagli stabilimenti agro-industriali colpite dal terremoto. In questo senso ha inviato a Federdistribuzione, Centromarca e a Netcomm, una lettera per la realizzazione di un’iniziativa comune in tal senso».

Luciano Mazzone, AD di KlikkaPromo.it ha aggiungo: «Le catene dei supermercati hanno dimostrato in più occasioni di saper cogliere la difficoltà del momento e i disagi dei cittadini, offrendo loro una mano concreta. È successo già all’epoca del terremoto in Abruzzo, ma anche in periodi più recenti». Un esempio? «All’alba dell’aumento dell’Iva, molte catene hanno deciso di non adeguare i prezzi dei prodotti in assortimento. Inoltre, non dimentichiamoci delle offerte promozionali che, ogni giorno, consentono di acquistare a prezzi scontati tutti i prodotti di prima necessità».


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