Non profit

La società civile per il dopo tsunami

L'anticipazione di una ricerca che sarà presentata alla fondazione Fortes

di Maurizio Regosa

Roma. Si svolgerà il 14 aprile il seminario internazionale organizzato dalla Fondazione Scuola di Alta Formazione per il Terzo Settore di Siena (Fortes) presentato oggi nella sede del Forum del Terzo Settore. Un appuntamento per fare il punto sulle tendenze della filantropia mettendo a confronto esperienze americane, europee ed asiatiche. In modo particolare, in ambito orientale, saranno presentate due ricerche, una relativa all’esperienza cinese e una sul Giappone del dopo tsunami.

La filantropia giapponese

Il ruolo della società civile nella ricostruzione dell’est del Giappone: ovvero un confronto, realizzato da Naoto Yamauchi, sul contributo che il terzo settore ha dato 16 anni fa, quando si verificò il devastante terremoto di Kobe, e che sta dando oggi, all’indomani dello tsunami, e che ancor più darà nei prossimi mesi. «La situazione è molto diversa rispetto a Kobe», è la tesi del ricercatore, perché molto diversa è l’identità e l’organizzazione della società civile. Qualche dato. A Kobe i volontari intervennero in modo estremamente capillare e massiccio, contribuirono in manieradeterminante alla ricostruzione delle città e tuttavia «a quei tempi molte organizzazioni senza fini di lucro e gruppi di volontariato non erano legalmente riconosciuti». Operavano con un riconoscimento parziale, in sostanza. Oggi (anche grazie alla legge sul volontariato, varata 3 anni dopo il sisma di Kobe) l’identità è più certa, il riconoscimento più netto e il contributo, potenzialmente, più incisivo. Già lo si vede, sottolina Yamauchi, nella raccolta fondi: 3 settimane dopo lo tsunami sono stati raccolti 160 miliardi di yen (soprattutto per il tramite della Croce rossa giapponese), mentre il fondo complessivo di aiuti raccolto dopo il terremoto di Kobe è stato di 180 miliardi. «Ci si aspetta, per ricostruire le zone colpite dal disastro odierno, che la società civile assuma una forte leadership e si coordini con le autorità statali nel processo di ricostruzione a lungo termine», è la conclusione del docente giapponese.

Il congresso internazionale del 2012

È solo una anticipazione delle relazioni che saranno presentate a Siena nel seminario che di fatto sarà una anticipazione del 10° Congresso internazionale della Società Internazionale di Ricerca del Terzo Settore (ISTR) che la fondazione Fortes è riuscita a “vincere” (su dieci città concorrenti) e che si svolgerà a luglio 2012: è prevista la partecipazione di circa 700 studiosi e rappresentanti della società civile provenienti dai 5 continenti.

 


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