Welfare

La Sicilia punta sul social housing

30 milioni di stanziamento per l'edilizia privata sociale, per un totale di 800 alloggi a canoni concordati o a prezzi convenzionati

di Francesco Dente

La Sicilia entra nell’era dell’housing sociale. La Giunta del governatore Lombardo ha stanziato 30 milioni di euro per la partecipazione della Regione ai fondi immobiliari che investono nell’edilizia privata sociale, le case destinate cioè a soddisfare il bisogno abitativo delle famiglie troppo "ricche" per accedere alle case popolari ma troppo "povere" per rivolgersi al mercato privato immobiliare. Alla somma messa a disposizione da Palazzo d’Orleans, si aggiungeranno circa 20 milioni della Cassa Depositi e Prestiti, più quelle dei privati. La Regione stima in 800 le unità immobiliari che produrrà l’investimento. L’obiettivo è costruire case a costi accessibili e incrementare, allo stesso tempo, l’offerta di alloggi sociali in locazione a canoni concordati per almeno 8 anni (ma anche fino a 25 anni) e in vendita a prezzi convenzionati. «Diventa fondamentale», ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Andrea Vecchio, «individuare zone a basso costo in cui edificare, in modo da coniugare rivitalizzazione urbanistica, modifica dell’ambiente sociale ed economicità». I meccanismi di premialità relativi alla volumetria previsti consentiranno di incentivare questo tipo di interventi a cominciare dai centri storici e dalle aree maggiormente degradate. La Sicilia è la seconda regione meridionale dopo la Sardegna a imbarcarsi nella sfida del social housing.

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