Non profit
La sfida di Gavi: far abbassare i prezzi
Il prezzo di uno dei principali vaccini combinati è diminuito grazie a una partnership di soggetti pubblici e privati, con sede a Ginevra.
di Redazione
Il prezzo di uno dei principali vaccini combinati, noto come pentavalente, è notevolmente diminuito, consentendo di vaccinare milioni di bambini in più nei paesi in via di sviluppo. A comunicarlo è GAVI Alliance, una partnership di soggetti pubblici e privati, con sede a Ginevra, che si pone come obiettivo di migliorare la salute nei paesi più poveri,
Il risultato è stato reso noto a Hanoi, Vietnam, prima del GAVI Partners’ Forum, che riunisce 400 partecipanti provenienti da tutto il mondo, tra i quali ministri della sanità, donatori, rappresentanti della società civile e dell’industria, ricercatori ed esperti di sviluppo.
«Questo è l’effetto GAVI in pratica: stimolare e concentrare la domanda crescente da parte dei paesi, attirare nuovi produttori ed aumentare la concorrenza per indurre una diminuzione dei prezzi» afferma Julian Lob-Levyt, Presidente e Direttore generale di GAVI. «I prezzi sono scesi più lentamente di quanto sperassimo e devono scendere ancora. Questo comunque indica chiaramente che i nostri sforzi per influenzare il mercato stanno dando i loro frutti».
La maggior parte dei vaccini finanziati tramite GAVI sono acquistati dall’UNICEF, che è uno dei membri dell’Alliance. Una recente offerta per il vaccino pentavalente ha registrato un significativo calo dei prezzi, con un prezzo medio ponderato per il 2010 inferiore a 3 dollari USA, una riduzione di quasi il 50% per dose rispetto al 2009. Questo consentirà di risparmiare circa 55 milioni di dollari USA nel 2010 e permetterà a GAVI di finanziare l’immunizzazione di 6.3 milioni di bambini in più.
«Questo calo dei prezzi non è una concidenza, ma piuttosto il risultato di una strategia volta a far leva sul potere d’acquisto di centinaia di milioni di persone» ha affermato il Vicedirettore esecutivo dell’UNICEF, Saad Houry. «È chiaro che l’industria capisce e reagisce all’andamento del mercato, indipendentemente dal fatto che il mercato sia in un paese povero o ricco. Il modello dell’Alliance comincia a funzionare e riteniamo che questa tendenza continuerà, parallelamente all’aumento della concorrenza e della domanda».
Il modello operativo di GAVI si basa sull’aspettativa che la domanda crescente di vaccini nei paesi in via di sviluppo induca un maggior numero di imprese a produrre vaccini, creando così concorrenza e provocando un calo dei prezzi. Il successo di questo modello è evidente dai dati raccolti. Laddove nel 2001 c’era una sola impresa che produceva il vaccino pentavalente, adesso ce ne sono quattro. Due di esse sono indiane ed i loro prodotti sono stati immessi sul mercato nel 2008. Oggi, il 50% dei vaccini finanziati da GAVI proviene da produttori di paesi in via di sviluppo.
Gli esperti nel campo della salute ritengono che il calo del prezzo del vaccino pentavalente possa avere un impatto anche su altri paesi, al di là dei principali beneficiari dell’assistenza GAVI, vale a dire i 72 paesi più poveri. Si ritiene, ad esempio, che molti paesi a reddito medio adotteranno il vaccino pentavalente adesso che il suo prezzo sembra destinato a scendere al di sotto dei 3 dollari USA per i paesi più poveri.
«Esistono due modi per far sì che un maggior numero di bambini possa beneficiare di vaccini salvavita» ha detto il Dr Lob-Levyt. «Primo, possiamo raccogliere più fondi. Secondo, possiamo fare in modo da indurre un’ulteriore riduzione dei prezzi. Visti l’attuale clima economico e le difficili decisioni che i donatori dovranno prendere in materia di finanziamenti, spero che l’industria dei vaccini farà la sua parte per far sì che i prezzi diminuiscano più velocemente».
Entro la fine del 2009, oltre quattro milioni di decessi prematuri provocati da pertosse, Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) ed epatite B saranno stati evitati grazie al sostegno di GAVI, riporta il comunicato dell’Allenza per i vaccini.
«Abbiamo vaccinato 256 milioni di bambini grazie all’aiuto di GAVI. Il numero di decessi prematuri così evitati conferma la saggezza della decisione che abbiamo preso dieci anni fa, di unire cioè i nostri sforzi per accelerare la somministrazione di vaccini nuovi e sottoutilizzati ai bambini più vulnerabili» ha detto Daisy Mafubelu, Assistente del Direttore Generale per la Famiglia e la Salute Comunitaria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. «La sfida che ci si pone dinanzi, specialmente in questo momento di crisi finanziaria, è di mantenere e rafforzare i risultati raggiunti con i vaccini di base, ed allo stesso tempo far sì che nuovi prodotti salvavita siano disponibili nei paesi in via di sviluppo – specialmente i nuovi vaccini contro lo pneumococco ed il rotavirus, principali cause di mortalità dovuta rispettivamente a polmonite e diarrea».
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