Sostenibilità

La sfida dei piccoli sul clima

Protezione del clima ed energia rinnovabile: i piccoli e medi Comuni a convegno lanciano la sfida. La cronaca

di Elisa Cozzarini

Un grande contenitore in plexiglas pieno di palline colorate in piazza: questa bizzarra strategia ha coinvolto i cittadini di Viernheim, 30mila abitanti, in Germania, nel piano locale di risparmio di CO2. Per ogni obiettivo di riduzione raggiunto si toglieva una pallina. Arrivati all?ultima, c?è stata una grande festa in città. Questa e altre trenta esperienze sono state al centro della Conferenza europea sul clima organizzata dall?Iclei rete internazionale di Enti locali per la sostenibilità, e Provincia di Rovigo dal 2 al 4 aprile. Si è parlato del ruolo dei piccoli centri nella riduzione delle emissioni di CO2.

«La Conferenza del 2006 aveva come target le città. Oggi vogliamo fornire ai Comuni di piccole dimensioni gli strumenti per adottare politiche adeguate di protezione del clima, grazie alla condivisione continua delle conoscenze con le realtà più all?avanguardia. In questo modo Iclei, dà il suo contributo alla roadmap Bali 2007 ? Copenhagen 2009», ha sottolineato Gino Van Gegin, direttore regionale per l?Europa dell?Iclei.

Alla Conferenza hanno partecipato Comuni, Province, Università, centri di ricerca, Ong e imprese di 36 Paesi diversi, anche non europei, dal Giappone al Kosovo. La maggioranza erano italiani, finlandesi, tedeschi e spagnoli. Ha aperto i lavori il ministro Alfonso Pecoraro Scanio, che ha messo in evidenza l?importanza di costruire una rete efficiente tra governi locali.

Francesc Muñoz, professore dell?Università Autonoma di Barcellona, osserva: «Si conosce bene l?impatto sul clima delle città ed esistono un po? ovunque piani per la riduzione delle emissioni di CO2. Sono poco studiate, invece, le soluzioni per i centri medio piccoli. È in forte aumento l?impatto sul clima dei piccoli e medi Comuni». Secondo Muñoz, Corbera de Llobregat, in Catalogna, è un esempio emblematico. In meno di otto anni si è passati da 5 a 12mila abitanti. C?è un?auto ogni due persone e una piscina ogni 11. Il consumo di acqua per abitante è altissimo. Per questo, afferma il professore, servono soluzioni per queste nuove realtà, che chiama ?rurbane?, perché ormai non sono più centri agricoli, ma luoghi dove si va ad abitare perché costa meno.

Le buone prassi non mancano. Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, ha parlato di Almese, piccolo Comune della Val di Susa, dove l?amministrazione locale, grazie all?installazione di pannelli solari, ha risparmiato il 20% del bilancio della propria spesa energetica. Stoccolma ha già ridotto le proprie emissioni del 25% e si avvia a un futuro a impatto zero nel 2050. Venezia, dopo il successo del primo Cambieresti?, ha sta concludendo il terzo progetto su questo stile. A Graz d?estate gli autobus pubblici vanno a olio fritto, raccolto in 250 ristoranti.

Chi ha illustrato questi casi d?eccellenza ha usato un approccio pratico, dando consigli in base all?esperienza, su quello che funziona e quello che invece ha creato problemi o andrebbe sviluppato.

È stato elaborato un documento finale, un appello a un maggiore coinvolgimento degli Enti locali per la protezione del clima scaricabile nella colonna a destra.

La Conferenza Europea sul Clima è stata organizzata secondo gli
standard internazionali della sostenibilità. In particolare, 15 euro della quota di ciascun partecipante sono stati destinati al
finanziamento di progetti per la riduzione delle emissioni di CO2, la carta utilizzata è riciclata, gli abstract delle relazioni sono on line anziché stampati ed è stato incentivato per i partecipanti
l’utilizzo del treno come mezzo di trasporto. Per il servizio di
catering non è stato previsto l’utilizzo di bottiglie di plastica, la preparazione dei pasti è solo con cibi biologici e con prodotti del territorio.

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