In Parlamento

La settimana del sociale: per il caregiver familiare sarà la volta buona?

La Commissione Affari sociali della Camera sta esaminando le proposte di legge per il riconoscimento del caregiver familiare: proposte di partiti diversi, ma con un fil rouge che fa ben sperare, finalmente, in una legge organica

di Edoardo Patriarca

Se nella plenaria della Camera dei deputati si discuterà di modifiche del Codice penale, di imprese agricole e della istituzione della filiera formativa tecnologica-professionale, al Senato sono in discussione due disegni di legge che toccano tematiche di utilità sociale e di Terzo settore: il ddl n. 1161 “Conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”, e il ddl n. 1162  “Conversione in legge del decreto-legge 11 giugno 2024, n. 76, recante disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali”. Seguiremo con attenzione il confronto in Assemblea.

Alla vostra attenzione pongo i disegni di legge ddl C. 114​, ddl C. 159​ , ddl C. 307​ , ddl C. 344​, ddl C. 443​ , ddl C. 998​ , ddl C. 1426​ , ddl C. 1461​, ddl C. 1690“Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”, entrati dalla settimana scorsa nelle convocazioni della Commissione Affari sociali della Camera. Sono testi di legge proposti da Lega, Pd, IV e M5S che pur nella loro diversità contengono un fil rouge condiviso che fa ben sperare che, finalmente, il nostro Paese si doti di una legge che riconosca in modo organico e completo la figura del caregiver familiare. 

Un passo in avanti, seppure parziale, lo abbiamo fatto già con la legge 205/2017  (la legge di bilancio 2018) che ha riconosciuto, dopo un percorso durato decenni, la figura del caregiver familiare come la «persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 76 /2016 di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dalla legge 104/1992 di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi sempre della legge 104/92 sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 18/1980». Nella legge 205/2017 è stata prevista l’istituzione presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020, successivamente incrementata di 5 milioni per gli anni 2019, 2020 e 2021. Il Fondo inizialmente destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore dell’attività di cura del caregiver familiare, oggi viene ripartito annualmente tra le Regioni e utilizzato per finanziare interventi di assistenza diretta o indiretta in favore dei caregiver familiari. In aggiunta a questa linea di intervento, tenuto conto della necessità di portare a compimento una riforma di sistema, la legge 178/2020 ha ripristinato lo stanziamento per la realizzazione dell’intervento legislativo istituendo un ulteriore fondo con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023: una copertura esigua, che andrebbe integrata e resa strutturale. 

Insomma tutti provvedimenti apripista e molto parziali, con una pagina ancora bianca da scrivere. C’è da augurarsi che si giunga ad una legge quadro organica che collochi la figura del caregiver familiare nell’ambito di un quadro giuridico che riconosca l’attività di cura e garantisca i suoi diritti soggettivi quali, l’informazione, la formazione, il sollievo, il supporto nell’emergenza, la valorizzazione delle competenze acquisite, forme di defiscalizzazione delle spese di cura e politiche di conciliazione, come hanno già fatto altri paesi della Ue. I caregiver familiari sono un elemento basilare dell’attuale sistema di welfare del nostro Paese: ci troviamo ad affrontare la sfida della sostenibilità delle prestazioni socio sanitarie in una società che invecchia, del rapporto sempre più complesso tra longevità e qualità esistenziale di vita, di chi necessita di cure e di chi se ne prende cura, di scelte strutturali di conciliazione tra vita familiare e lavoro, di un’integrazione vera tra welfare pubblico e di comunità con quello familiare e aziendale.

In Italia non esiste un dato ufficiale sul numero esatto dei caregiver familiari, trattandosi di persone che si prendono cura dei propri cari spesso nell’ombra, in maniera gratuita e volontaria. A dare un’idea del fenomeno è un’indagine dell’Istituto nazionale di statistica-Istat che nel 2018 indicava complessivamente in 12.746.000 le persone tra i 18 e i 64 anni che si prendevano cura dei figli minori di 15 anni, di parenti malati, disabili o anziani. Un popolo di volontari silenziosi che nella gratuità esercitano quel dovere inderogabile di solidarietà citato nella Costituzione, che prendono sul serio, e per questo meritano rispetto e riconoscimento. 

Di seguito le proposte di legge indicate negli ordini del giorno delle convocazione delle Commissioni permanenti di Camera e Senato.

Scuola e Infanzia

– ddl C. 1830​ Governo, approvato dal Senato. Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati
– ddl C. 1902​ : DL 71/2024: Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca
– ddl 404  Sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci
– ddl 1136 e ddl 1160  Tutela dei minori nella dimensione digitale
– ddl 314 Compartecipazione Stato spese per minori in comunità o istituti
– ddl 492  Scuole dell’infanzia a indirizzo musicale 

Cultura

Atto n. 167  Schema di decreto ministeriale recante adozione del Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, per gli anni 2024-2026
atto n. 168 Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2024
– ddl 1146  Intelligenza artificiale
– ddl 279 e ddl 503  Sostegno alle associazioni musicali amatoriali
– ddl 597  Promozione delle manifestazioni in abiti storici
– ddl 413  Produzione e vendita del pane
– ddl 507 Sulla promozione della memoria dei campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia
– ddl 568  Promozione e tutela della danza
– ddl 939  Valorizzazione delle abbazie e degli insediamenti benedettini medievali
– ddl 970  Regolamentazione delle competizioni videoludiche


Ambiente e territorio 

– ddl C. 1742​ Disposizioni per l’adozione di una strategia nazionale di sviluppo delle tecnologie nucleari di nuova generazione
– ddl 1054, ddl 276 e ddl 396  Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane
– ddl 948  Modifiche alla legge quadro sulle aree protette
– ddl 1054, ddl 276 e ddl 396  Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane
– ddl 1162  d-l 76/2024 – Ricostruzione e protezione civile
– ddl 658  Capitale italiana della mobilità sostenibile
– AG 160 Schema di decreto legislativo recante rendicontazione societaria di sostenibilità e adeguamento della normativa nazionale

Lavoro

– ddl C. 142​, ddl C. 1000​ e ddl C. 1505​ Disposizioni per favorire la riduzione dell’orario di lavoro
– ddl C. 408​ , ddl C. 510​ , ddl C. 786​ , ddl C. 1645​, ddl C. 1683​, ddl C. 1747​ Disposizioni per favorire l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza di genere e delle vittime di violenza con deformazione o sfregio permanente del viso
Atto n. 157 Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2022/431, che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro
– ddl C. 1532-bis​ Disposizioni in materia di lavoro
– ddl 672  Semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale

Sanità 

– ddl C. 846​, ddl C. 1558​ ddl C. 1570​ Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della clownterapia o terapia del sorriso
– ddl 651041245701083  Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita
– ddl 227 e ddl 726  Medicina territoriale
– ddl 990  Disturbi del comportamento alimentare
– ddl 483  Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative
– ddl 623  Celiachia
– ddl 898  Disposizioni per la tutela delle persone affette da epilessia

Sociale e Terzo Settore

– ddl 972  Misure per sensibilizzare i consumatori all’adozione di condotte virtuose orientate alla riduzione dello spreco alimentari
– ddl 837  Edilizia residenziale pubblica

Affari istituzionali

– ddl 57, ddl 203, ddl 313, ddl 367, ddl 417, ddl 443, ddl 459, ddl 490 e ddl 556  Disposizioni in materia di elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci
– ddl 1086 Codice della strada, approvato dalla Camera
– ddl 610  legge quadro sull’ordinamento della polizia locale
– ddl 787  Esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella di residenza, approvato dalla Camera.

Foto di Stefano Carofei, Agenzia Sintesi

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