In Parlamento

La settimana del sociale: il patchwork senza visione della riforma delle politiche di coesione

Focus sul decreto legge che vuole efficientare la governance del Pnrr: manca una visione strategica sul sociale, necessaria se vogliamo rigenerare una infrastrutturazione più inclusiva e più giusta

di Edoardo Patriarca

aula senato

Questa settimana gli ordini del giorno inscritti nelle assemblee di Camera e Senato non propongono temi particolarmente rilevanti sugli argomenti che più ci stanno più a cuore, anche se sono convinto che gli Enti di Terzo Settore, per loro natura, hanno una “vocazione generalista” e quindi si occupano di tutto.

Vorrei soffermarmi sul decreto legge ddl 1133 (d-l n. 60/2024) recante ulteriori “disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”, in discussione presso le Commissioni e in attesa di essere convertito in legge nei tempi previsti dalla decretazione d’urgenza. Un testo piuttosto complesso, composto da 38 articoli, stile omnibus come ormai sono da tempo i decreti portati in Parlamento dai governi in carica. Il ddl interviene su un ventaglio di settori piuttosto diversi e spesso non collegati tra loro come ci si aspetterebbe. Nel link troverete non solo il testo ma anche la relazione illustrativa e quella tecnica, che aiutano ad individuare i provvedimenti che meritano attenzione.

Vista la lunghezza del decreto legge vi proporrò una sintesi, soffermandomi sugli articoli che possono chiamare in causa il Terzo settore. I primi 14 articoli hanno carattere ordinamentale, intendono migliorare la governance del Pnrr (traspare la difficoltà dell’amministrazione ad implementare i processi), un riordino e un efficientamento della gestione del Pnrr. Vengono ridefiniti i settori strategici oggetto della riforma della politica di coesione: risorse idriche; infrastrutture per il rischio idrologico e la protezione dell’ambiente; rifiuti; trasporti e mobilità sostenibile; energia; sostegno allo sviluppo e alle attrattività delle imprese, anche per la transizione digitale e verde. Mancano tuttavia in questa ridefinizione dei settori la missione salute, inclusione e coesione sociale. A seguire, viene istituita una cabina di regia, rafforzato il monitoraggio sugli interventi e potenziata la capacità amministrativa.

Gli articoli successivi si muovono su campi assai diversi tra loro. Accenno a quelli che più intercettano le attività promosse e gestite dalle associazioni, eventualmente da seguire nello svolgimento del dibattito nelle commissioni con proposte emendative.

L’art 16 introduce una misura nazionale per la promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nell’attività di impresa. Ci si riferisce specificatamente ai giovani al di sotto dei 35 anni (art.17) residenti nel Centro e Nord Italia, in condizioni di marginalità e vulnerabilità sociale, inoccupati, inattivi e disoccupati. La norma prevede l’erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare attraverso i centri per l’impiego, gli sportelli delle Camere di commercio e quelli regionali delle imprese; nonché in regime “de minimis” un voucher di avvio per l’acquisto di beni strumentali per un importo di 30mila euro e 40mila euro per le zone terremotate del Centro Italia. L’art. 18 titolato “Resto al Sud 2.0.” mette in campo misure analoghe con contributi leggermente superiori. Una proposta: in questi articoli si parla di autoimpiego, di partite IVA, di società di professionisti e di società cooperative. Bene, ma perché non introdurre, oltre all’autoimpiego, un sostegno alla formazione di imprese sociali e cooperative sociali giovanili soprattutto nell’area dei servizi alla persona e alla promozione culturale?

L’articolo 22 introduce un bonus giovani per favorire l’occupazione con il 100% di esenzione dai contributi previdenziali per 24 mesi per un massimo di 500 euro; per le zone del Mezzogiorno si può arrivare ad un massimo di 650 euro. Sarà il ministero a definire le modalità attuative.

 L’art. 23 prevede un bonus donne nel Mezzogiorno, per due anni, con il 100% di esonero dagli oneri previdenziali: parliamo sempre di giovani con una età non superiore ai 35 anni.

 L’art. 29 dispone in materia di istruzione e contrasto alla povertà educativa un piano di 200 milioni per il potenziamento delle infrastrutture per lo sport nelle scuole, 150 milioni per la realizzazione di laboratori innovativi e avanzati per lo sviluppo di specifiche competenze tecniche e professionali, 100 milioni per l’offerta educativa dai 0-6 anni (asili nido e scuole per l’infanzia).

L’art. 32 tipo propone interventi in materia di rigenerazione urbana e di contrasto al disagio economico e abitativo: peccato che sia un articolo di carattere solo ordinamentale, non prevede risorse aggiuntive ma un miglior coordinamento tra Stato e Regioni. Insomma un titolo è poco altro, ed è un peccato, il disagio abitativo è una emergenza in tutto il Paese.

Vedremo se nel corso delle audizioni e dell’attività delle commissioni competenti il testo verrà modificato e migliorato. L’impressione che si ricava dalla lettura del testo, come ahimè accade da decenni con la decretazione d’urgenza, è che ci troviamo di fronte all’ennesimo patchwork di provvedimenti vari, non connessi tra loro, senza una visione complessiva e di medio termine, un tempo breve e con poche risorse.

Il Pnrr propone, o dovrebbe proporre, una visione strategica sui settori della transizione digitale e verde, ed è lapalissiano che sia così. Ma questo vale ancor più nel sociale se vogliamo rigenerare una infrastrutturazione più inclusiva e più giusta: la tessitura di un nuovo ordito di relazioni di amicizia ha bisogno di tempi lunghi e di risorse adeguate, non sopporta toppe o provvedimenti spot.

Di seguito trovate i testi di legge in discussione nelle Commissioni, divisi per ambiti come nei precedenti rapporti.

Sociale e Terzo settore

ddl 858 Disposizioni in materia di attività organizzate dalle associazioni pro loco.

ddl 837 Edilizia residenziale pubblica.

Doc. XXII, n. 23 B Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle tendenze demografiche nazionali e sui loro effetti economici e sociali.

Ambiente e territorio

ddl 276, ddl 396 e ddl 1054 Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane. ddl 1097 Terzo settore, approvato dalla Camera.

ddl 948 Modifiche alla legge quadro sulle aree protette.

ddl 658 Capitale italiana della mobilità sostenibile.

Lavoro

ddl 672 Semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale.

ddl C. 142​ , C. 1000​ e C. 1505 ​ Disposizioni per favorire la riduzione dell’orario di lavoro.

Internazionale

ddl 1020 Modifiche alla legge n. 145/2016 sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali.

ddl legge C. 503​ , C. 1533​, C. 1545​ , C. 1608​, C. 1626​ , C. 1712​ , C. 1741​ e C. 1846​ Disposizioni per il sostegno finanziario del Servizio sanitario nazionale.

Scuola e infanzia

ddl 404 Sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci.

ddl 314 Compartecipazione dello Stato a spese per minori in comunità o istituti.

ddl 492 Scuole dell’infanzia a indirizzo musicale.

ddl 845 Competenze non cognitive, già approvato dalla Camera.

ddl C. 1830​ Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati, approvato dal Senato.

ddl C. 1691​ Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale.

Salute e sanità

ddl 475 Norme in materia di contrasto alla surrogazione di maternità.

ddl 1037 Mototerapia, già approvato dalla Camera.

ddl 227 e ddl 726 Medicina territoriale.

ddl 483 Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative.

ddl 623 Celiachia.

ddl 647739 Inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico.

ddl 122269410898 Tutela persone affette da epilessia.

ddl 734938 Disposizioni in materia di tutela della salute mentale.

ddl 990 Disposizioni in materia di prevenzione e di cura dei disturbi del comportamento alimentare

ddl legge C. 503​ , C. 1533​, C. 1545​ , C. 1608​, C. 1626​ , C. 1712​ , C. 1741​ e C. 1846​ Disposizioni per il sostegno finanziario del Servizio sanitario nazionale.

Affari istituzionali

ddl 1086 Codice della strada, approvato dalla Camera.

ddl 57, ddl 203, ddl 313, ddl 367, ddl 417, ddl 443, ddl 459, ddl 490 e ddl 556 Disposizioni in materia di elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci.

ddl 787 Esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella di residenza, approvato dalla Camera.

ddl C. 1665​ ​ Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario.

Cultura

ddl 413 Produzione e vendita del pane.

ddl 507 Sulla promozione della memoria dei campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia.

ddl 568 Promozione e tutela della danza.

ddl 939 Valorizzazione delle abbazie e degli insediamenti benedettini medievali.

ddl 970 Regolamentazione delle competizioni videoludiche.

ddl 279 e ddl 503 Sostegno alle associazioni musicali amatoriali.

ddl 1066 e ddl 1116 Norme per lo sviluppo e per l’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale.

atto n. 154 Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 2570 del centro di responsabilità «Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali» dello stato di previsione del Ministero della cultura per l’anno 2024, relativo ai contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.

ddl C. 1536​ Introduzione dell’articolo 23-bis della legge 5 febbraio 1992, n. 104, in materia di partecipazione delle persone con disabilità a pubblici spettacoli o a manifestazioni di intrattenimento o di carattere sportivo.

ddl C. 997​ , C. 1269​ , C. 1463​ , 1490​ Disposizioni in materia di turismo accessibile e di partecipazione delle persone disabili alle attività culturali, turistiche e ricreative.

Foto di Remo Casilli, Agenzia Sintesi

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